Le terre, le armi, la brama. Breve storia del capitano di ventura Opizzino de Alzate


PREZZO : EUR 15,00€
CODICE: ISBN 8885938248 EAN 9788885938243
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore:
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE :
DISPONIBILITA': In esaurimento


TITOLO/DENOMINAZIONE:
Le terre, le armi, la brama. Breve storia del capitano di ventura Opizzino de Alzate

PREZZO : EUR 15,00€

CODICE :
ISBN 8885938248
EAN 9788885938243

AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore:

EDITORE/PRODUTTORE:


COLLANA/SERIE:


ANNO:
2005

DISPONIBILITA':
In esaurimento

CARATTERISTICHE TECNICHE:
96 pagine
Brossura con alette
cm 14 x 21,5 x 0,7
gr 201

DESCRIZIONE:

Seconda di copertina:
Nella Lombardia di Gian Galeazzo e Filippo Maria Visconti, delle epidemie di peste e dei soldati di ventura, fece la sua comparsa tra Tre e Quattrocento la figura del capitano ducale Opizzino de Alzate.
Giovane nobile di un noto ma basso casato, seguì con fermezza e determinazione la carriera militare, ottenendo con le armi gloria, onori e ricchezze. Infaticabile, testardo, spietato, egli fu uomo di un tempo nel quale la morte degli esseri umani non contava poi molto e il tradimento era pane quotidiano.
In un ducato le cui terre erano state conquistate battaglia su battaglia, strappandole ad altri signori, gli uomini d'arme potevano avere grande fortuna. Opizzino seppe approfittarne con spregiudicatezza, combattendo al fianco di illustri condottieri e incassando i proventi dei molti incarichi che la benevolenza ducale elargì.
Ma così come gli stati si disfacevano alla morte del loro signore, per ricomporsi e dissolversi di lì a poco, in un gioco di tessere infinito, anche la fama e gli onori erano cosa labile e transitoria in quel tardo medioevo. La dea bendata era in grado, con lo stesso arbitrio usato per assecondare le fortune di alcuni, di abbandonare nel medesimo modo gli ignavi e i famosi, i principi e i prelati, perfino gli imperatori.
E uguale sorte poteva toccare anche ai capitani ducali.

Terza di copertina:
"Opizzino de Alzate, nella torre di guardia del broletto, aspettava il resoconto delle sentinelle a protezione delle porte.
Nella veste di capitano ducale, da alcuni anni era al soldo di Facino Cane. Aveva combattuto al suo fianco, aveva imparato la sua stessa crudeltà, era divenuto come lui infaticabile, pronto a punire con ferocia, ad aggredire i nemici anche di notte, a mostrarsi superbo e senza pietà. I soldati sotto di lui imparavano presto a sopravvivere tra le violenze quotidiane di una guerra continua. Era il mestiere delle armi: combattere per chi pagava meglio."

Indice:
pag. 7 Prologo
PARTE PRIMA
11 1402
19 1410
31 1412
PARTE SECONDA
47 1422
55 1425
63 1430
69 1435
81 Epilogo
NOTE AL TESTO
85 Il personaggio
89 Fonti e bibliografia


ARGOMENTO: , ,
GENERE: , ,