Commento dell'editore:
Specifica intenzione del libro è indagare l'uso di forme e modelli architettonici da parte di Leon Battista Alberti. La prima parte è dedicata a un'analisi ravvicinata di alcuni degli edifici più conosciuti di Alberti, palazzo Rucellai e Santa Maria Novella a Firenze, Sant'Andrea a Mantova, partendo dal complesso concetto di bellezza-ornamento che viene articolato nel De re aedificatoria, il trattato albertiano sull'architettura. La seconda comprende un'indagine sul modo di usare i modelli, antichi e medievali, da parte di Alberti, in relazione principalmente alle conoscenze storiche disponibili al tempo -Alberti è un grande umanista oltre che architetto- che vengono fatte reagire con luoghi e committenti con i quali l'architetto si confronta.