Seconda di copertina:
Possediamo di Leonardo solo pochi, mirabili dipinti in cattivo stato di conservazione, soprattutto la "Monna Lisa" e l'"Ultima Cena", nonché un autoritratto di incerta attribuzione, il volto indimenticabile di uno dei Grandi ineguagliabili, e infine un poderoso retaggio di appunti e disegni in migliaia di fogli. Vi si aggiungano le testimonianze di contemporanei e l'influenza esercitata su pittori nelle cui opere è avvertibile una risonanza delle sue idee. In questi resti e frammenti, nelle annotazioni giornaliere, in questa eco Leonardo è ancora percepibile.
La fama lo celebra come l'"uomo universale", sapiente in ogni cosa, l'artista che ha aperto la strada all'arte classica italiana, ma la cui fatalità è stata quella di non aver portato a compimento molti dei suoi grandiosi progetti. […]
Che egli sia stato un "filosofo" lo si è detto più di rado e generalmente, in modo tanto più risoluto, lo si è negato. […]
Il problema è dunque questo: fu Leonardo essenzialmente artista o scienziato o filosofo, oppure qualcosa che non si lascia assumere sotto le specificazioni usuali della creazione? Leonardo è divenuto il mito di un mistero.
Storici dell'arte, delle scienze, della filosofia hanno fatto delle loro feconde ricerche l'oggetto delle loro comunicazioni. Da Goethe a Jacob Burckhardt, fino ai nostri contemporanei, discendono entusiastiche formulazioni sulla personalità leonardesca. L'obliato dovette essere richiamato alla memoria, il perduto dovette essere recuperato. Ciò che restava nascosto dovette mostrarsi.
(Dalla "Introduzione" di Karl Jaspers).

Indice:
9 Leonardo filosofo
11 Introduzione
15 I. La modalità del conoscere
41 Note
55 II. Il contenuto del conoscere (metafisica del mondo)
75 Note
81 III. L'esistere del pittore come forma di vita del conoscere
95 Note
97 IV. Caratterizzazione di Leonardo
117 Note
123 Un itinerario nel visibile, di Ferruccio Masini
137 Note
139 Indice delle illustrazioni.