L'esercito romano tardoantico. Persistenze e cesure dai Severi a Teodosio I


PREZZO : EUR 35,00€
CODICE: ISBN 8862922302 EAN 9788862922302
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore:
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE :
DISPONIBILITA': Disponibile


TITOLO/DENOMINAZIONE:
L'esercito romano tardoantico. Persistenze e cesure dai Severi a Teodosio I

PREZZO : EUR 35,00€

CODICE :
ISBN 8862922302
EAN 9788862922302

AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore:

EDITORE/PRODUTTORE:


COLLANA/SERIE:


ANNO:
2012

DISPONIBILITA':
Disponibile

CARATTERISTICHE TECNICHE:
686 pagine
Brossura
cm 17 x 24 x 3,2
gr 1135

DESCRIZIONE:

Commento dell'editore e quarta di copertina:
Tra l'inizio del III secolo d.C. e la fine del IV l'impero romano attraversò un intenso periodo di sperimentazioni e trasformazioni nella concezione del potere, nella gestione dell'apparato statale, nell'economia, nella società e nella cultura. Partendo dalla constatazione che l'esercito fu uno dei maggiori protagonisti tra l'età dei Severi e la morte di Teodosio I, si è tentato di chiarire le principali tappe della sua evoluzione prima della definitiva scissione dell'impero. In particolare, si è inteso distinguere gli elementi di continuità dai momenti di frattura nella svolta tra Antico e Tardoantico, alla luce dei più recenti indirizzi di studio. La ricerca ruota soprattutto intorno a dinamiche e cause dei mutamenti in atto nel reclutamento, nella creazione e gestione dei comandi, nella natura e dislocazione dei reparti, nel numero degli effettivi, nelle interazioni tra esercito e società civile, nella tattica, nella strategia e nelle tecnologie impiegate. Sembra possibile affermare che molte tra le principali innovazioni in ambito militare furono introdotte già al tempo di Settimio Severo e Caracalla, se non prima, e nei decenni seguenti si ebbe spesso soltanto un rafforzamento di tendenze e indirizzi precedenti, con qualche importante cesura. La storia dell'esercito romano nel lungo crepuscolo del mondo antico rappresenta un processo di evoluzione continua ma lineare, interrotta solo quando si rinunciò ai fondamenti essenziali che avevano costituito la struttura portante dell'armata imperiale romana.

Indice:
pag. 7 Prefazione
9 Introduzione
9 1. L'esercito romano tardo: motivi della ricerca e stato delle fonti
19 2. Una proposta metodologica: la contemperanza di fonti diverse
20 3. L'evoluzione nella continuità
24 4. Scopi e articolazione della ricerca
27 Ringraziamenti
29 Capitolo 1. Mutamenti dell'esercito romano tra i Severi e la fine del III sec. D.C. e situazione all'avvento di Diocleziano
29 1.1 La constitutio Antoniniana (212 d.C.) dettata dai problemi dell'esercito e premessa di futuri sviluppi
52 1.2 La nascita degli eserciti mobili permanenti e il rinnovamento degli alti comandi: dinamiche socio-politiche da Settimio Severo a Carino
77 1.3 La nuova strategia di emergenza: evoluzione degli apparati difensivi e innovazioni autonome dell'imperium Galliarum
101 1.4 Distribuzione di legiones e auxilia e numero degli effettivi all'avvento di Diocleziano
116 1.5 La "rivoluzione" culturale, la trasformazione dell'equipaggiamento e l'evoluzione tattica
137 Capitolo 2. Diocleziano e i Tetrarchi: l'esercito tra conservazione e rinnovamento (284-306 d.C.)
137 2.1 Persistenze ed innovazioni nei comitatus tetrarchici: impiego delle vexillationes e reclutamento barbarico
165 2.2 La riforma sociale e fiscale del reclutamento e la moltiplicazione delle legioni: un'interpretazione alternativa
189 2.3 La questione degli effettivi, la nuova distribuzione dei reparti sul territorio e la creazione delle fabricae armorum statali
219 2.4 Continuità nei comandi superiori, evoluzione degli ufficiali di truppa e affermazione dei protectores
237 2.5 Il programma di rafforzamento delle frontiere: continuità evolutiva o ritorno all'antico?
263 Capitolo 3. L'esaurimento della tetrarchia e le riforme militari di Costantino (306-337 d.C.)
263 3.1 La gerarchia dei reparti e le nuove unità d'élite: comitatenses, scholae palatinae, riparienses/ripenses
293 3.2 La differenziazione tra le armi, gli effettivi e l'acquartieramento
313 3.3 Le nuove fonti di reclutamento e la spinta verso l'imbarbarimento
331 3.4 La riforma della prefettura del pretorio e la fine del cavalierato: magistri, comites, duces e completamento della separazione fra potere civile e militare
366 3.5 Programmi edilizi di frontiera, rilancio della politica aggressiva verso l'esterno, potenziamento dell'annona militaris
387 Capitolo 4. Dai Costantinidi ad Adrianopoli (337-378 d.C.)
509 4.1 La moltiplicazione dei magistri e la fossilizzazione della gerarchia: limitanei, pseudocomitatenses, comitatenses, palatini
424 4.2 La divisione tra iuniores e seniores: un problema di nomenclatura
443 4.3 Modifiche al reclutamento su base fiscale: incremento dei soldati e degli ufficiali barbari
459 4.4 Carriere militari e ruolo dell'esercito nella società civile: la vicenda di Flavio Abinneo
479 4.5 Le legioni sotto assedio: gli ultimi impulsi all'edilizia di frontiera, i fallimenti delle nuove cavallerie e le proposte del De rebus bellicis
509 La conclusione di un percorso. Teodosio I e l'emergenza di fine IV secolo (378-395 d.C.)
543 Riepilogo tematico
543 Persistenze
558 Cesure
567 Appendice. La percezione delle identità etniche barbariche tra antico e tardoantico
568 1. Dalla teoria del Tracht alla critica dell'etnogenesi
575 2. Il valore dell'etnicità per i Romani
Conspectus siglorum
597 Raccolte
598 Periodici
601 Bibliografia
661 Indice dei nomi di persona antichi
669 Indice dei nomi geografici, di popoli e di altri gruppi umani
679 Indice dei nomi di reparti militari


ARGOMENTO: , , ,
GENERE: , ,