Commento dell'editore e seconda di copertina:
In prima edizione italiana un'importante opera di esegesi teologica e morale sul Corano e di confronto dialettico con la fede cristiana.
Opera importante della maturità, scritta in un momento di grave sofferenza per la cristianità a causa dell'espansione dei Turchi nell'Est-Europa, dopo la conquista di Costantinopoli del 1453, la Cribratio Alkorani appare un'opera di confronto dialettico, ma al contempo di sostanziale accettazione dell'Islam.
Adottando il criterio esegetico della pia interpretatio, applicando cioè al libro sacro dei musulmani i criteri dell'esegesi teologica e morale, tradizionalmente impiegata per l'Antico e il Nuovo Testamento, Cusano da una parte rileva i punti di acuta divergenza della fede islamica dalla dottrina cristiana riguardo alla divinità di Cristo e ai misteri connessi, dall'altra ne giustifica l'esistenza motivandola con ragioni di incoerenza interna del Corano o con la prospettiva simbolista adoperata dal suo autore.
Alla base di una tale concezione irenista - va ribadito - Cusano pone l'idea di una possibile concordia delle religioni, raggiungibile mediante l'intellezione dell'unica vera fede, quella nel Logos incarnato in cui tutti gli opposti coincidono, oltre le contraddizioni.
Indice:
pag. 5 Premessa
7 Introduzione
7 1. La vita e le opere
7 2. Il pensiero: tra tradizione e modernità
18 3. La fortuna
19 4. La Cribratio Alkorani
37 5. L'attualità del messaggio ecumenico e irenista di Cusano
39 Nota bibliografica
39 Edizioni
42 Traduzioni in lingua italiana di alcune opere di Cusano
43 Edizioni della Cribratio Alkorani
43 Principali traduzioni e commenti della Cribratio Alkorani
44 Fonti
52 Letteratura critica
64 Sigle e abbreviazioni
LETTURA DIALETTICA DEL CORANO
67 [Dedica]
68 Prologo
74 Prologo Secondo
82 Libro Primo
82 Capitolo I. Il Corano. Perché il vero Dio non ne è l'autore
86 Capitolo II. Il contenuto del Corano secondo i suoi lodatori
89 Capitolo III. Il contenuto del Corano secondo il giudizio dei perfetti
90 Capitolo IV. Il Corano non è attendibile laddove contraddice alle Sacre Scritture
94 Capitolo V. Il Vangelo è da preferirsi al Corano
96 Capitolo VI. Il Vangelo è la luce di verità del Corano
97 Capitolo VII. L'eleganza dello stile non prova che il Corano sia parola di Dio
99 Capitolo VIII. Coloro che seguono Cristo sono preferiti a tutti
101 Capitolo IX. Il Corano erroneamente chiama i cristiani increduli per il fatto che affermano che Cristo è il Figlio di Dio
105 Capitolo X. Si dimostra in modo chiaro che Cristo è il Figlio di Dio
106 Capitolo XI. Perché Cristo non si è chiamato Dio, ma Figlio di Dio
108 Capitolo XII. Le lodi di Cristo e la dimostrazione della sua divinità da parte del Corano
109 Capitolo XIII. Facile dimostrazione che Cristo, che è il Verbo di Dio Padre, è suo Figlio
110 Capitolo XIV. Obiezione del Corano e sua soluzione
112 Capitolo XV. Gesù, essendo il Messia, è il vero Figlio di Dio
114 Capitolo XVI. Cristo, essendo il Verbo e il supremo Inviato di Dio, è il Figlio di Dio
116 Capitolo XVII. I passi del Corano che attestano che Cristo è il Figlio di Dio
117 Capitolo XVII. Come va inteso il Corano [laddove dice] che Cristo è lo spirito e l'anima di Dio
119 Capitolo XIX. Come va inteso il Corano [laddove dice] che Cristo è un uomo buono, anzi ottimo, ed è "il volto di tutte le genti"
120 Capitolo XX. Una digressione come guida alle cose divine
124 Libro Secondo
124 Capitolo I. La teologia mistica, secondo la quale Dio è ineffabile
126 Capitolo II. La teologia affermativa, secondo la quale Dio è creatore trino e uno
128 Capitolo III. Come dall'attività della natura intellettiva vediamo la [natura] divina
129 Capitolo IV. Come dalla fecondità della [natura] intellettiva ci eleviamo alla fecondità della natura divina
130 Capitolo V. Guida alla visione di Dio come trino attraverso le cose del mondo
131 Capitolo VI. Guida alla [Trinità] divina, [partendo] dalla trinità intellettuale
133 Capitolo VII. Guida alla medesima [verità] attraverso l'amore
134 Capitolo VIII. Spiegazione della santa Trinità
135 Capitolo IX. Una similitudine remota della Trinità benedetta
137 Capitolo X. Guida, di nuovo, [alla Trinità] sulla base delle tre persone [grammaticali]
137 Capitolo XI. Gli Arabi devono confessare la Trinità
139 Capitolo XII. Cristo è morto realmente, e sulla croce
142 Capitolo XIII. La crocifissione è l'esaltazione e la glorificazione di Cristo
145 Capitolo XIV. Come Dio ha ricondotto a sé l'anima di Cristo e ha fatto ascendere [a sé] Cristo e [con sé] l'ha assunto
149 Capitolo XV. La risurrezione di Gesù Cristo
151 Capitolo XVI. Il mistero della nascita e della morte di Cristo
155 Capitolo XVII. Il frutto della morte di Cristo
161 Capitolo XVIII. Il Paradiso
164 Capitolo XIX. Invettiva contro il Corano
169 Libro Terzo
169 Capitolo I. Il Corano, purché sia salva la fede in un unico Dio, cerca di ingraziarsi tutti, anche se dà la preferenza a Cristo
172 Capitolo II. Maometto ignorò cosa si debba fare e in cosa si debba credere, e non lasciò nulla di certo
175 Capitolo III. Perché coloro che credono nel Corano sono chiamati "salvati". La spada è la loro consigliera
177 Capitolo IV. Il Dio del Corano appare come il Dio trascendente; l'altro dio di cui egli parla è immanente alle cose
179 Capitolo V. Il dio del Corano sembra inferiore a tutte le cose, un servo di Maometto, anzi una sua fantasia
181 Capitolo VI. Maometto, contravvenendo temerariamente ai precetti di Dio, perseguita Cristo nei cristiani
183 Capitolo VII. Maometto crede che la prescienza di Dio determini necessariamente tutti gli accadimenti
185 Capitolo VIII. Il fine dell'opera di Maometto fu l'esaltazione di se stesso
186 Capitolo IX. Maometto ora scrive che Cristo è Dio e uomo, ora che è solo uomo. Così, ora [scrive] che Dio è uno, ora che è più di uno
189 Capitolo X. Maometto muta continuamente parere, come [si può evincere] da [alcuni] esempi
192 Capitolo XI. Contro [l'affermazione] che la legge del Corano sia la legge di Abramo
194 Capitolo XII. Il Corano afferma erroneamente che Abramo fu un idolatra. Si espone la [sua] vera storia
198 Capitolo XIII. La promessa fatta al fedele Abramo
200 Capitolo XIV. Il patto tra Dio e Abramo esclude gli Ismaeliti, e si conclude in Cristo, il Mediatore
203 Capitolo XV. Solo il cristiano, che adora la Trinità nell'unità, può essere figlio di Abramo
205 Capitolo XVI. Gli Arabi ignorano del tutto la legge di Abramo e sono suoi persecutori
207 Capitolo XVII. Esortazione al Sultano affinché ordini che si creda nella Vergine Maria come Theotokos e si accolga la luce del Vangelo
211 Capitolo XVIII. Al califfo di Bagdad in merito a ciò che i Giudei hanno aggiunto nel Corano a proposito di Abramo
213 Capitolo XIX. Si dimostra che senza Cristo non si può raggiungere la beatitudine eterna
215 Capitolo XX. Si dimostra che Cristo ha meritato per i cristiani l'immortalità
217 Capitolo XXI. Spiegazione della somiglianza tra Adamo e Cristo
223 Indice dei nomi
229 Indice scritturistico
235 Indice delle sure
243 Indice degli autori e delle opere
247 Indice analitico