Commento dell'editore:
Come è noto, l'Exultet si presenta come un rotolo di pergamena contenente il testo dell'inno che veniva intonato dal diacono nella notte del sabato santo, in occasione dell'accensione del cero pasquale.
Attribuito a S. Ambrogio o con più probabilità all'ambiente culturale dei suoi seguaci, permeato di forti reminiscenze virgiliane e non senza influenze gallicane, il testo dell'Exultet si presenta in questi rotoli interrotto da figurazioni di ambito disparato: scene di soggetto vetero e neo testamentario si alternano a rappresentazioni di vita contemporanea, immagini rispecchianti la stessa cerimonia liturgica che si stava svolgendo si avvicendano a figure di significato allegorico nonché a composizioni di intendimento più specificamente celebrativo e commemorativo. Per consentire ai fedeli di seguire attraverso l'iconografia il testo che il diacono veniva leggendo facendo progressivamente calare il rotolo dall'ambone, le figurazioni appaiono invertite rispetto alla scrittura, e anche se la loro visione doveva risultare possibile soltanto alle persone più vicine, questo tipo di impaginazione è costante nella maggior parte dei pezzi che conosciamo.