Seconda di copertina:
Storicamente non è appurato se Benjamin da Tudela, l'ebreo spagnolo autore di questa specie di Baedeker del XII secolo, viaggiasse per cultura (come i tanti clerici vagantes che in quegli anni intersecavano l'Europa) o per affari nelle contrade della rinascita economica. Da Tudela, in Navarra, raggiunse il Medioriente - via Francia meridionale (la Provenza albigese), Italia comunale, marinara e di San Pietro, Puglia e Sicilia normanne -, in anni che la memoria storica lascia immaginare densi di cose nuove, e in un itinerario solo cittadino. E il suo interesse va, come uno storico della "lunga durata", alla vita materiale, le condizioni del commercio, le tecniche produttive, le usanze minute, la percezione quotidiana della politica. Soprattutto descrive, con minuzia esatta, un'Europa nascosta e significativa, quella delle comunità ebraiche, non ancora forzate nei ghetti dell'intolleranza che dilagherà più tardi, dal Rinascimento, ma distinte e isolate dalla forte identità di popolo, dall'alacrità, dalla cultura.
Indice:
9 Benjamin il viaggiatore, di Laura Minervini
37 Avvertenza
39 Libro di viaggi
99 Note
123 Glossario
125 Bibliografia.