Commento dell'editore e quarta di copertina:
L'immagine medievale non è, come sostiene un luogo comune, la «Bibbia degli illetterati». Sottoponendo a critica le opere fondanti di Émile Mâle e di Erwin Panofsky, Jérôme Baschet riconsidera il concetto di iconografia, sgombra il campo da tutte le dissociazioni fra contenuto e forma e presta la massima attenzione ai procedimenti plastici medianti i quali il pensiero figurativo dota di senso le immagini. Il volume alterna proposizioni di carattere generale e studi approfonditi di alcuni manufatti medievali, come i celeberrimi rilievi romanici di Souillac o il ciclo dipinto della collegiata di San Gimignano, con l'obiettivo di cogliere la coerenza di un luogo di immagini e di analizzarne la struttura di insieme, indispensabile per un'iconografia rinnovata. Lontano dai caratteri stereotipati che si attribuivano un tempo all'arte medievale, Baschet dispiega un approccio seriale che svela la straordinaria inventiva delle immagini. Spiega l'autore: «L'universo figurale del medioevo è un mondo del senso, ma un mondo di sensi oscuri e velati, un mondo di figure in attesa di rivelazione o di interpretazione, un mondo fatto di sensi intricati, stratificati, intessuti, in attesa di essere annodati e sciolti. Di nodi di immagini dovremo per lo più rendere conto: sembrerà forse di accanirsi nel volerli sciogliere, ma è solo per restituirne la densità stessa di nodi. La comprensione congiunta di questa rete di relazioni è la condizione minima per avvicinarsi al tenore significante delle immagini medievali, ed è probabilmente nell'articolazione entro configurazioni plastico-semantiche e situazioni «interazionali» che conviene situare il nodo più attivo dell'iconografia relazionale».

Indice:
pag. 9 Premessa
17 INTRODUZIONE: L'IMMAGINE-OGGETTO
17 Per farla finita (veramente) con la Bibbia degli illetterati
22 L'oggetto, o l'inseparabile matericità dell'essere-immagine
26 L'immagine, fra immaginazione e prototipo
30 Registri di efficacia delle immagini-oggetto
36 Modalità di efficacia delle immagini-oggetto
43 Parte prima. L'IMMAGINE NEL SUO LUOGO
45 Capitolo 1. IL LUOGO RITUALE E IL SUO DECORO
46 L'edificio cultuale, al cuore della società medievale
49 Divisioni interne e dinamica assiale del luogo consacrato
53 Dalla facciata all'abside: polarizzazione mediante il decoro
62 Quali interazioni fra il decoro e il suo luogo?
69 Capitolo 2. IL CICLO BUSTROFEDICO DI SAN GIMIGNANO: NODI DI IMMAGINI E "SPAZIALIZZAZIONE" DEL TEMPO
69 Le disposizioni della storia sacra
75 Entrate, soglie, passaggi
87 Parte seconda. COERENZE DELLE OPERE
89 Capitolo 3. L'ICONOGRAFIA AL DI LÀ DELL'ICONOGRAFIA
90 Critica dell'iconografia
92 Pensare in immagini
95 Semantica delle immagini-oggetto
96 Messa in gioco multi-relazionale del senso
101 Intrecci del senso e dell'effetto
104 Sensi multipli, sensi incerti, sensi generici
108 Senso strutturale/senso percepito
113 Capitolo 4. FIGURE DELL'AUTORITÀ E LOGICHE RELAZIONALI DEL SENSO: IL PORTALE DI SOUILLAC
114 Coerenza strutturale o ricezione destrutturata?
117 Disordine delle creature/ordine della Creazione
124 Passaggio e separazione sulla soglia della chiesa: la legge dei padri e il suo rovescio
130 Dai nodi di animalità all'umanità svelata
133 La storia di Teofilo e i suoi legami con il trumeau
141 Parte terza. PER UN'ICONOGRAFIA SERIALE
143 Capitolo 5. INVENTIVA E SERIALITÀ DELLE IMMAGINI MEDIEVALI
143 Libertà e inventiva delle immagini medievali
149 Costruire delle serie
154 Dispiegare una gamma seriale
158 Verso lo studio degli ipertemi
163 Capitolo 6. UNO STUDIO SERIALE: EVA È MAI NATA?
165 Come Dio creò la donna
173 Accedere all'esistenza non è nascere
183 All'origine del legame fra gli uomini (e le donne)
193 CONCLUSIONE
199 Ringraziamenti
201 Bibliografia
201 Fonti medievali
202 Riferimenti principali
209 Altri riferimenti
223 Tavola delle illustrazioni
225 Elenco delle immagini
227 Indice dei nomi e dei luoghi