L'Istruzione in un migliaio di versi. Upadeśasāhasrī

Con testo sanscrito

PREZZO : EUR 86,50€
CODICE: ISBN 8885405320 EAN 9788885405325
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore: A cura di:
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE : , 31
DISPONIBILITA': Esaurito


TITOLO/DENOMINAZIONE:
L'Istruzione in un migliaio di versi. Upadeśasāhasrī
Con testo sanscrito
PREZZO : EUR 86,50€

CODICE :
ISBN 8885405320
EAN 9788885405325

AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore: A cura di:

EDITORE/PRODUTTORE:


COLLANA/SERIE:
, 31

ANNO:
1992

DISPONIBILITA':
Esaurito

CARATTERISTICHE TECNICHE:
584 pagine
Rilegato in tela con sovracoperta
cm 15,5 x 21,5 x 4
gr 815

NOTE:
Con testo sanscrito
 

DESCRIZIONE:

Commento dell'editore:
In quest'opera scritta in forma di "dialogo" Sankara si rivolge ai suoi discepoli diretti e descrive la modalità con cui dovrà essere insegnato il metodo per conseguire l'Illuminazione. Egli indica come le risposte ai discepoli futuri debbano sempre basarsi sull'esperienza diretta e sulla Sruti. Un'ampia "Introduzione" all'opera chiarisce i punti fondamentali dell'Advaita, indicando al lettore la giusta posizione coscienziale per intraprendere la lettura, l'ascolto, la riflessione, la meditazione e l'assimilazione dell'"Istruzione".

Note di copertina:
Nell'ampio panorama dei testi del Vedānta Advaita un posto di rilievo spetta all'Upadeśasāhasrī (L'Istruzione in un migliaio di versi) che viene presentata al pubblico italiano per la prima volta in edizione integrale e corredata del testo sanscrito traslitterato. L'opera è stata composta da Srī Śaṃkarācārya (788-820) il codificatore dell'Advaita-vāda, o dottrina filosofico-metafisica della Non-dualità.
Questo grande Advaitin (che è considerato anche un eroe nazionale dell'India) ha realizzato una perfetta sintesi tra conoscenza (jñāna), devozione (bhakti) e azione (karma): nella sua breve vita ha commentato i testi fondamentali della Tradizione indù (Upaniṣad, Brahmasūtra e la Bhagavad-gītā); ha istruito i suoi discepoli; ha ristabilito l'autorità dei Veda e promosso l'armonia tra i sei darśana (punti di vista della filosofia indù); ha operato una radicale riforma religiosa istituendo dieci Ordini ascetici e fondando dei monasteri dove l'insegnamento della Śruti e della Smṛti potesse essere impartito attraverso una successione di Maestri spirituali (jagad-guru) per mantenere viva la Tradizione Advaita.
L'Upadeśasāhasrī, scritta sotto forma di un "dialogo" che si svolge tra Istruttore e discepolo, consta di due parti, l'una in prosa e l'altra in versi. Nella prima parte viene indicato come le risposte ai discepoli futuri debbano sempre basarsi sull'esperienza diretta e sulla Śruti. Possiamo qui vedere di quale elevatezza di pensiero e di quale padronanza delle Scritture fosse dotato Śaṃkara. Domande ed obiezioni sono abilmente confutate solo per eliminare l'ultima parvenza di ignoranza-avidyā dalla mente dell'interrogante che, liberatosi da ogni dubbio e paura, può dedicarsi ardentemente alla Liberazione. Nella seconda parte è di particolare importanza il capitolo Tattvamasiprakaraṇa in cui viene preso in esame e sviluppato il mahāvākya ("grande detto") upanishadico "Tu sei Quello", che è fondamentale per il Vedānta Advaita.
Il fine dell'Upadeśa è quello di far conseguire la conoscenza-realizzazione del Séātman, privo di attributi, dualità e contraddizioni, libero perciò da ogni condizione conflittuale. Tale realizzazione concede la totale pacificazione e l'integrale liberazione restituendo all'essere la piena consapevolezza della propria natura di ātman. Attraverso la deduzione logica, le prove di evidenza, le testimonianze scritturali e "i grandi detti", l'"Istruzione" fornisce alla coscienza del ricercatore la giusta stimolazione al riconoscimento immediato della Realtà, ad effettuare, cioè, la totale "presa di consapevolezza" della Realtà ultima che, in quanto tale, è sempre e ovunque presente. Un'ampia introduzione all'opera chiarisce i punti essenziali della dottrina Advaita soffermandosi su cosa si debba intendere per Realtà, Coscienza-Conoscenza, Nondualità, ma soprattutto indica al lettore la giusta posizione coscienziale per intraprendere la lettura, l'ascolto, la riflessione, la meditazione e l'assimilazione dell'"Istruzione".

Indice:
pag. 9 Presentazione
PRIMA PARTE IN PROSA
47  1. Metodo per l'illuminazione del discepolo
90 2. La Conoscenza del Sé, immutabile e non duale
170 3. Riflessione reiterata
SECONDA PARTE IN VERSI
185 1. Introduzione
201 2. Negazione
205 3. Sull'identità tra il Signore e il Sé
210 4. La natura della conoscenza della Realtà
217 5. Errori nella comprensione
223 6. La negazione delle qualificazioni
228 7. La pervasione della mente
233 8. La soluzione della mente
238 9. Sottigliezza e pervasività
246 10. Realizzazione della Realtà suprema
254 11. La natura del Testimone
264 12. Autoluminosità
275 13. Assenza di percezione
284 14. Sogno e rappresentazione mentale
306 15. Dell'impossibilità d'essere altro
327 16. "Consistente di terra…"
357 17. L'autentica Conoscenza
391 18. "Tu sei Quello"
461 19. Conversazione tra il Sé e la mente
489 Testo Sanscrito


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