Commento dell'editore:
Cosí, entro un gioco di «specchi», evocato non a caso nel sottotitolo, l'autore ricostruisce la storia della rappresentazione che, nel Medioevo, aveva dell'ltalia chi vi abitava e chi no. Gli uni, consapevoli di vivere in una civiltà urbana ineguagliabile e improponibile altrove. Gli altri, portati a considerarla meta di un viaggio iniziatico, in un'ottica prima che estetica, religiosa.
Fondamentale è poi l'idea odierna che dell'ltalia medievale hanno gli storici. La nostra Penisola, infatti, è spesso considerata un paradosso: un Paese scarsamente influente dal punto di vista geografico che però inventa il capitalismo mercantile e lo sviluppo delle arti, modificando cosi il corso della storia.
Nel saggio di Le Goff s'intrecciano anche le fasi dell'ltalia «del mito»: la Roma del passato si congiunge all'ltalia comunale e sfocia nel mito contemporaneo, quello del Rinascimento. È proprio questa struttura a incastro ad affascinare e rendere l'opera scorrevole grazie alle continue citazioni letterarie e artistiche.
In un saggio, originariamente parte della "Storia d'Italia" Einaudi, il grande medievista Jacques Le Goff delinea l'immagine che gli uomini del Medioevo avevano dell'Italia. In base a una lettura incrociata della ricca documentazione letteraria e artistica, Le Goff prova a misurare l'importanza storica ma anche ideale della nostra Penisola nell'universo del Medioevo.
Indice:
Nota editoriale
Premessa
I. Prospettive d'insieme
II. Le immagini diacroniche
III. Nascita dell'italianismo europeo: l'Italia riesce nel Rinascimento e fallisce nella modernità
IV. Alla cerniera di tre mondi
Indice dei nomi.