BUONE CONDIZIONI
Commento dell'editore e seconda di copertina:
L'esperienza giuridica medievale si pone come un pianeta separato e distinto da quello moderno: un insieme di valori fortemente incisivi e largamente diffusi creano una particolare mentalità giuridica e impongono precise scelte e soluzioni per i grandi problemi della vita associata.
Su questa base Paolo Grossi ricostruisce magistralmente tale mentalità, assumendo a sue fedeli cifre espressive in primo luogo i vari istituti che organizzano la vita d'ogni giorno, ciò che oggi noi chiameremmo 'diritto privato'.
Ne emerge una civiltà intimamente giuridica, perché fondata su un ordine che è offerto dal diritto e che sul diritto si incardina. A fronte di una tumultuosa superficie politico-sociale, fa spicco la saldezza e la stabilità della costituzione sottostante, l'ordine giuridico appunto, garanzia e salvataggio della civiltà medievale. E, per questo, uno dei suoi messaggi storici più vivi e vitali.
Indice:
pag. VII Dieci anni dopo, di Ovidio Capitani e Paolo Grossi
XI Nota prefazionale
5 I. Introduzione
5 1. Cosa il lettore può aspettarsi da questo libro
7 2. Di alcuni limiti del nostro campo di osservazione
9 3. Per la comprensione dell'esperienza giuridcia medievale: disponibilità culturale e modelli mentali
12 4. Discorrendo pianamente di continuità e discontinuità: lacuni equivoci da evitare
13 5. Il significato di una intitolazione. La costruzione giuridica medievale come interpretazione di un ordine soggiacente
16 6. Due parole fra cronaca e storia
17 II. Premesse ordinative
17 1. Una precisazione doverosa
18 2. Storicità del diritto come storia di esperienze giuridiche
22 3. Storia del diritto come storia di esperienze giuridiche
27 4. L'esperienza giuridica medievale e la sua costituzione unitaria
29 5. Medioevo: una esperienza giuridica per molteplici ordinamenti giuridici
PARTE PRIMA. Fondazione d'una esperienza giuridica. L'officina della prassi
39 III. La tipicità della nascente esperienza e i suoi strumenti interpretativi
39 1. La tipicità dell'esperienza giuridica medievale e i suoi strumenti interpretativi
41 2. L'incompiutezza del potere politico
50 3. La relativa indifferenza del potere politico verso il diritto. La autonomia del diritto
52 4. Pluralismo del diritto medievale
56 5. E sua fattualità
60 6. E sua storicità
61 7. L'eclisse della cultura giuridica. Naturalismo e primitivismo nella fondazione della nuova esperienza
67 8. In particolare, del primtiivismo protomedievale
72 9. Reincentrismo della nuova esperienza giuridica
74 10. Fatti normativi fondamentali: terra, sangue, durata
75 11. Certezze fondamentali: imperfezione del singolo e perfezione della comunità
80 12. Certezze fondamentali: il diritto medievale come ordine giuridico
87 IV. Figure dell'esperienza
87 1. La consuetudine come "costituzione"
94 2. Principe, soggetti, cose nelle spire della consuetudine
98 3. Le situazioni reali
103 4. Gli assetti negoziali tra vivi
106 5. In particolare, dei contratti agrari
109 IV. Presenza giuridica della Chiesa
109 1. Una scelta per il divino: la formazione di un diritto 'canonico'
116 2. Originarietà e originalità del diritto canonico: l'immobilità del diritto 'divino', l'elasticità del diritto 'umano'
PARTE SECONDA. Edificazione d'una esperienza giuridica. Il laboratorio sapienziale
127 VI. La maturità d'una esperienza giuridica e le sue tiplcità espressive
127 1. Tra XI e XII secolo: contlnuità e maturità di tempi
130 2. I segni della continuità: il "princeps-iudex" e la produzione del diritto. Il potere politico come "iurisdictio"
135 3. I segni della continuità: la "lex" come rivelazione di un ordine giuridico preesistente. La consapevolezza della filosofia politica
142 4. I segni della continuità: la "lex" come rivelazione di un ordine giuridico preesistente. La consapevolezza della scienza giuridica
144 5. La civiltà tardo-medievale e la sua dimensione sapienziale. Il ruolo primario della scienza nella società
151 6. Esperienza giuridica e scienza giuridica. L'esperienza affida alla scienza la propria edificazione
154 7. La 'solitudine' della scienza giuridica medievale, la ricerca di un momento di validità e la riscoperta delle fonti romane: 'glossatori' e 'commentatori'
160 8. La scienza giuridica tra validità ed effettività
162 9. La scienza giuridica medievale come "interpretatio"
168 10. La dimensione funzionale della "interpretatio"
175 11. I segni della continuità: l'"aequitas" e la dimensione fattuale del diritto
182 12. I segni della continuità: la consuetudine e la dimensione fattuale del diritto
190 13. I segni della continuità: dimensione fattuale del diritto e nuove figure giuridiche
195 14. I segni della continuità: perfezione della comunità e imperfezione del singolo
203 VII. Presenza giuridica della Chiesa
203 1. La consolidazione del diritto canonico classico: il Corpus iuris canonici
210 2. "Aequitas canonica"
214 3. All'estremo limite del 'sentiero' equitativo: "dissimulatio" e "tolerantia" canoniche
216 4. Incidenze canonistiche: equità canonica, 'semplicità canonica' e teoria del contratto
219 5. Incidenze canonistiche: ideario teologico e concetto di persona giuridica
223 VIII. Pluralismo giuridico del tardo medioevo: diritto comune e diritti particolari
223 1. Le diversità nell'unità
227 2. Significato del 'diritto comune'
229 3. Significato della relazione tra diritto comune ("ius commune") e diritti particolari ("iura propria")
237 IX. Figure dell'esperienza
237 1. Prassi e scienza nel loro ruolo ordinante: i diritti reali
240 2. In particolare, della 'realizzazione' del contratto di locazione di cose
242 3. Prassi e scienza nel loro ruolo ordinante: di alcuni assetti negoziali tra vivi
257 Indice dei nomi.