Seconda di copertina:
Dopo la biografia di Francesco Sforza, pubblicata in questa stessa collana, Franco Catalano - uno dei maggiori storici italiani, autore della parte relativa all'intera età sforzesca nella Storia di Milano della Fondazione Treccani degli Alfieri - analizza la personalità e l'opera del figlio di Francesco Sforza, che seppe fare del ducato di Milano uno dei centri politici e culturali più vivi non solo d'Italia ma dell'intera Europa.
Al di là delle complesse vicende di un periodo della storia della nostra penisola, di cui Ludovico fu protagonista e che si concluderà con il dominio straniero su gran parte di essa, va anche ricordato il ruolo di mecenate di Ludovico, alla cui corte lavorarono tra gli altri Leonardo e il Bramante e che - come scrisse Paolo Giovio - "con migliore liberalità favoriva gli ingegni chiari o nelle lettere o nelle arti nobili", mirando a fare di Milano l'Atene d'Italia.
Come rileva l'autore a conclusione di questa magistrale biografia, la caduta del Moro fu in sostanza un aspetto della crisi, sul finire del secolo XV, della società feudale italiana, che non aveva saputo, o potuto, aprire il varco alle nuove forze borghesi, che si andavano invece affermando in altri paesi d'Europa.
Indice:
5 Premessa
11 I. L'ingresso vittorioso in Milano di Ludovico il Moro
41 II. Ludovico il Moro e la nuova politica del ducato di Milano
93 III. Il re di Napoli e la ragion di Stato
104 IV. La politica dell'equilibrio di Lorenzo de' Medici
115 V. Il "reposso de Italia"
154 VI. Scarsa consistenza politica delle Signorie italiane
179 VII. La spedizione di Carlo VIII
261 VIII. La fine della dinastia sforzesca.