L'ultimo pagano. Vita dell'imperatore Giuliano


PREZZO : EUR 18,00€
CODICE: ISBN 8884743559 EAN 9788884743558
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore:
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE : C'est la vie
DISPONIBILITA': Disponibile


TITOLO/DENOMINAZIONE:
L'ultimo pagano. Vita dell'imperatore Giuliano

PREZZO : EUR 18,00€

CODICE :
ISBN 8884743559
EAN 9788884743558

AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore:

EDITORE/PRODUTTORE:


COLLANA/SERIE:
C'est la vie

ANNO:
2013

DISPONIBILITA':
Disponibile

CARATTERISTICHE TECNICHE:
166 pagine
Brossura
gr 240

DESCRIZIONE:

Commento dell'editore:
Amato e odiato, venerato e temuto l'imperatore Giuliano continua a catturare legioni di ammiratori.
La sua figura è stata analizzata sia da chi lo contesta che da quelli che approvano la sua utopia.
I cristiani lo hanno calunniato fino ad attribuirgli azioni (l'apostasia) e frasi ("Hai vinto, Galileo") mai fatte nè pronunciate.
E, tuttavia, si continua a chiamarlo "Apostata"
Giuliano fu un sacerdote degli antichi dèi, un paladino della immensa cultura greca di cui era permeata la società romana.
Non una cultura fredda e inerte, ma viva e vivificante perchè aveva dato all'umanità religione, scienza, arte..
E di questa civiltà gli dèi erano un elemento fondamentale e rinnegarli significava rifiutare quella civiltà.
Ma da oltre tre secoli era spuntata una nuova religione, fondata da un profeta della palestina chiamato Cristo, che aveva predicato una dottrina nuova, basata sul perdono, sull'amore del prossimo e la non violenza.
Una fede che aveva dato una speranza a milioni di diseredati che popolavano l'Impero.
Un futuro che non era in questo mondo, ma in un altro dove sarebbero vissuti dopo la morte e lì avrebbero raccolto i frutti delle loro sofferenze.
Ma come potevano i sapienti dell'Ellade accettare una simile dottrina, loro che avevano creato le più belle opere letterarie, organizzato mirabili sistemi filosofici, razionalizzato l'esistenza umana?
L'Impero stesso era una creazione voluta dagli dèi.
Ma la storia non teneva conto del passato, guardava al futuro.
Che era maturo per un cambiamento che avrebbe segnato il mondo per i prossimi due millenni e, forse, anche di più.
Giuliano invece era destinato ad entrare nel numero dei grandi utopisti sconfitti.
Ma anche ad avere, ieri e oggi, una schiera sempre fitta di ammiratori come accade a chi lotta e dà la vita per un ideale.


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