Quarta di copertina:
È stato solo dopo la morte di Ballgel che ho intuito il significato della luna piena. Solo dopo la morte di Ballgel, avvenuta la notte della Luna del Tasso, ho capito che tra noi c'era un assassino che colpiva col plenilunio. E di colpo mi è apparso tutto chiaro: il nome, il movente, l'esecuzione…
Luna assassina
Anno Domini 667: una serie di omicidi getta nel panico la contrada irlandese di Rath Raithlen. Tre ragazzine vengono brutalmente uccise col favore della luna piena. Subito i sospetti si focalizzano su un terzetto di imperscrutabili stranieri provenienti da Aksum (Etiopia), attualmente ospiti dell'Abbazia del Beato Finbarr. Sorella Fidelma diffida tuttavia delle soluzioni scontate. In realtà la "pista etiope" potrebbe essere stata fabbricata ad arte per sviare le indagini da colpevoli ben più vicini, primo fra tutti Liag, un eremita in odore di stregoneria. Costui, non a caso, aveva conosciuto intimamente le tre vittime, iniziandole ad antichissimi rituali di sapore esoterico…
Quali verità sinistre si nascondono nella sua dimora nel bosco? Perché gli aksumiti si rifiutano di discolparsi dall'accusa di omicidio? E sorella Fidelma riuscirà a sciogliere l'enigma prima della prossima luna piena, impedendo che l'assassino colpisca ancora? Come ha scritto il Publishers Weekly, "Peter Tremayne non conosce più rivali nel campo del giallo medievale: l'unico problema con il ciclo di Fidelma è l'attesa che intercorre tra un nuovo romanzo e l'altro…".