Commento dell'editore:
Sul filo conduttore dell'impostazione metodologica suggerita al problema delle «culture popolari» europee dalla più recente storiografia delle Annales, Caterina Lavarra muove alla scoperta delle tracce del «folklore storico», sorretta da una rigorosa analisi delle fonti documentarie merovingie. Ritrovano così coerenza e dignità storica modi di pensare e sentire precristiani e folklorici e credenze tradizionali che le autorità ecclesiastiche del tempo, impegnate nello sforzo di attuazione del programma di evangelizzazione delle campagne, tendevano invece ad assimilare ad un coacervo di stranezze indecifrabili. Il terreno su cui si muove l'analisi dell'autrice è quello ideologico e sociale dell'esperienza della guarigione, in cui più avvertibile e pesante fu la pressione della cultura ecclesiastica nei secoli dal V al VII. Al di là del discorso ideologico clericale, del tentativo di mettere a punto e rendere dominante una concezione e una pratica simbolica cristiana della guarigione, il volume mette a fuoco il pluralismo dei sistemi terapeutici nella società merovingia, giungendo a delineare accanto ai loro palesi rapporti di «concorrenza», di esclusione, anche la loro possibile complementarietà, integrabilità o successione. In questo complicato e contraddittorio incontro di logiche culturali diverse e nel loro reciproco influenzarsi è individuabile il primo momento della costruzione plurisecolare di quel complesso culturale-ideologico chiamato cristianesimo popolare», del quale la ricerca della guarigione può essere considerata uno dei tratti fondamentali.