Commento dell'editore:
Girolamo Manfredi (Bologna, ca. 1430-1493) è stato uno dei maestri di punta dell'Università di Bologna nella seconda metà del Quattrocento. Medico e astrologo, secondo la tradizionale declinazione degli studi, raggiunse rapidamente una fama che vercò i confini universitari e cittadini, soprattutto per la proficua attività di estensore di pronostici astrologici ricercati dai potenti dell'epoca, come dagli uomini comuni. Medico di personaggi dell'élite cittadina, il suo nome, tra i posteri, fu legato allo straordinario successo della sua opera Liber de homine o Il Perché, originale compilazione enciclopedica sul sapere medico del tempo, ristampata fino al XVII secolo, ma egli fu autore anche di un trattato sulla peste e di un'opera di anatomia.
Ripercorrerne la vicenda biografica, accademica e intellettuale, in un contesto culturale cittadino rinato a splendore dopo la grave crisi della prima metà del XV secolo, ci porta nelle aule dello Studio, tra le antiche autorità del pensiero medico e le dissezioni anatomiche; nei cenacoli degli intellettuali e imprenditori che danno vita, in quegli anni, a imprese tipografiche complesse e di successo, come la Cosmographia di Tolomeo; nell'ambiente della corte bentivolesca, nel rapporto stretto, ma non del tutto chiaro, con Giovanni II; infine, nel mondo degli astri e dei pianeti, della fede nell'astrologia, tra le polemiche dei suoi detrattori e e le difese dei suoi paladini, uno degli aspetti più affascinanti e discussi della civiltà del Rinascimento italiano.