Commento dell'editore:
Il volume, uscito in concomitanza con le celebrazioni masaccesche, offre tre nuovi contributi incentrati su alcuni dei più importanti testi figurativi dipinti a quattro mani dai due artisti.
Seconda di copertina:
Dopo la serie di studi inaugurati dal restauro della cappella Brancacci (1980-1990) e proseguiti con quello della "Trinità" di Santa Maria Novella (1999-2001), il centenario masaccesco offre ora la possibilità di tirare le somme e formulare nuove ipotesi sulle più celebri opere eseguite dal capostipite della pittura italiana del Quattrocento e sulla sua collaborazione con Masolino da Panicale. Si presentano qui, illustrati da una nuova e completa campagna fotografica, 3 contributi incentrati su alcuni dei più importanti testi figurativi segnati dal genio del giovane valdarnese: la "Madonna con il Bambino", "Sant'Anna e angeli" degli Uffizi, la "Trinità" in Santa Maria Novella, il ciclo brancacciano di Santa Maria del Carmine, e la possibile partecipazione di Masaccio agli affreschi realizzati da Masolino nella basilica romana di San Clemente.
L'inizio della vicenda fiorentina della premiata ditta Masaccio e Masolino viene ripercorsa nel saggio che Alessandro Cecchi dedica alla committenza fiorentina. Per la tavola della "Sant'Anna metterza", collocata originariamente nella chiesa di Sant'Ambrogio, grazie ad una paziente e complessa ricerca di archivio, si può finalmente formulare il nome del committente: Nofri d'Agnolo del Brutto Buonamici, tessitore di seta, strettamente legato per motivi commerciali proprio a quel Felice di Michele Brancacci che, nello stesso giro d'anni (1424-25), aveva dato a Masaccio e Masolino la possibilità di misurare il proprio talento sulle pareti del Carmine. La stessa rabdomantica acribia ha guidato l'autore nella seconda scoperta documentaria che il libro propone: l'identificazione dei due committenti raffigurati da Masaccio nell'affresco della "Trinità" in Santa Maria Novella. Si tratta, con ogni probabilità, di Berto di Bartolomeo del Banderaio e di sua moglie Sandra. Maestro di murare celebre al suo tempo, Berto di Bartolomeo partecipò alla costruzione della cupola del Duomo fiorentino: fu certo in rapporti stretti col Brunelleschi, a cui potè forse chiedere direttamente il disegno della cappella finta in prospettiva, affrescata da Masaccio nella chiesa domenicana.
Degli affreschi della cappella Brancacci, chiave di volta della pittura rinascimentale, Andrea Baldinotti presenta un'analisi delle parti andate perdute nel corso degli interventi di restauro settecenteschi, indagandone i riferimenti alla decorazione a fresco e ai mosaici che ornavano l'antica basilica di San Pietro a Roma. La ricerca trova il suo punto di arrivo nella restituzione a Masolino e nella ricollocazione all'interno delle storie di San Pietro di quella che doveva essere una delle scene più importanti dell'intera cappella: la "Consegna delle chiavi" al principe degli apostoli.
Vincenzo Farinella indaga il gioco delle parti tra Masaccio e Masolino negli affreschi con storie di Santa Caterina e sant'Ambrogio in San Clemente a Roma. Con un occhio alle attribuzioni avvicendatesi nei secoli e uno al testo figurativo, individua, tra sinopie, monti di zucchero e più realistici paesaggi, quello che probabilmente fu l'ultimo grande progetto di Masaccio poi eseguito quasi in toto dal compagno di sempre, Masolino, dopo la sua morte. Di Vincenzo Farinella è anche la lettura critica della fortuna visiva novecentesca dell'opera di Masaccio, indagata attraverso lo sguardo dei pittori di Strapaese e non, con cui si apre il volume, mentre a Linda Pisani spetta il ricco saggio bibliografico in chiusura, che ripercorre gli studi storico-artistici degli ultimi vent'anni.
Indice:
pag. 7 Masaccio nel Ventennio tra filologia e Strapaese, di Vincenzo Farinella
23 Nuovi contributi sulla committenza fiorentina di Masolino e di Masaccio, di Alessandro Cecchi
73 Scelte narrative e spunti iconografici: considerazioni intorno alla cappella Brancacci, di Andrea Baldinotti
137 Oltre Masolino: Masaccio a San Clemente, di Vincenzo Farinella
189 L'Arte di Masaccio e l'Arte di Masolino: un dialogo e il suo contrario (vent'anni di studi e ricerche), di Linda Pisani.