Commento dell'editore e quarta di copertina:
La nuova prospettiva in cui Alain de Libera, storico della filosofia medievale, tratta il pensiero di Eckart, al pari di quello dei suoi confratelli domenicani Enrico di Berg (Suso) e Giovanni Tauler, che hanno in comune di essere stati considerati da vivi come "maestri di vita", ma anche di appartenere a una tradizione speculativa, è quella di considerare la loro teologia. Il carattere "mistico" di essa è innegabile, ma troppo spesso ha tuttavia occultato, nei loro storici, la base scolastica del loro edificio spirituale. Il saggio cerca di mostrare come il progetto teologico di Eckhart, variamente proseguito dai suoi discepoli, si iscriva nel movimento di idee del XIV secolo e come si collochi in rapporto al sapere e alla pratica del mondo della "scuola", al quale appartiene con pieno diritto. Invece di impegnarsi nel dibattito che tende ad assegnare un'etichetta di "filosofo" o di "mistico" o altre tipologie al pensiero di Eckhart, l'autore riparte dai fatti, da quello fondamentale che non lo espropria della sua qualifica di "teologo", di "teologo domenicano del XIII secolo, ricco di una cuitura del XIII (Tommaso, Alberto, ma anche Bonaventura), se non addirittura del XII secolo (Bernardo di Clairvaux, Guglielmo di Saint Thierry)". Comprendere questo teologo e questa teologia presuppone un'operazione preliminare: rilevare cioè la singolarità della posizione eckhartiana a raffronto con quella dei suoi più importanti contemporanei, e tentare, a partire di qui, una lettura basata su una prospettiva strettamente storica. Nella contrapposizione tra teologia forte e teologia debole che informa l'evolversi della teologia nel XIV secolo, Eckhart è un outsider, non appartenente ad alcuno schieramento. La sua scienza teologica, aperta a tutte le risorse della tradizione e nel contempo familiare al neoplatonismo arabo, non è catalogabile. E l'apparente contrasto dei suoi ingredienti trova spiegazione solo se si prende atto del suo progetto teologico fondamentale.

Indice:
pag. 7 Editoriale
PARTE PRIMA. Meister Eckhart: miti e realtà
11 1. Meister Eckhart e la "Mistica renana". Problemi d'interpretazione
12 Elementi di biografia eckhartiana
14 La tradizione storiografica
16 2. Il contesto storico e dottrinale
16 Una teologia in crisi
19 Il processo di Meister Eckhart
20 Per una nuova prospettiva
PARTE SECONDA. Meister Eckhart e la teologia
27 1. L'opera di Meister Eckhart
28 2. Eckhart, teologo della Scuola
30 Eckhart lettore delle Sentenze
31 La Collatio in Libros Sententiarum
35 Eckhart, l'universo delle Sentenze e la cultura teologica
39 Le questioni disputate
42 Statuto e finalità della teologia
49 3. L'Opus tripartitum
51 Assiomatizzazione della teologia
57 L'approccio proposizionale: "L'essere è Dio"
59 La "prima esposizione" e il metodo esegetico di Eckhart
65 La teologia dell'Opus tripartitum di fronte all'Inquisizione
73 4. I grandi temi dell'Opus sermonum
PARTE TERZA. I mistici renani
81 1. "Maestri di lettura" e "Maestri di vita"
81 2. Enrico Suso († 1366)
82 L'Exemplar
85 Suso teologo "eckhartista": il Libretto della Verità
90 La Vita o Il Libro il cui nome è Suso
93 Da Eckhart a Suso: rottura o continuità?
98 3. Giovanni Tauler († 1361)
99 Neoplatonismo, aristotelismo, tomismo
100 Il dibattito tedesco sull'immagine trinitaria
102 La teoria tauleriana del "fondo dell'anima"
104 Tauler, direttore spirituale
106 La dottrina tauleriana dell'umiltà
108 4. La reazione mistica antieckhartiana: Jan van Ruusbroec
111 Bibliografia
112 A. Edizioni
113 B. Traduzioni
114 C. Studi
121 Indice dei nomi