Note di copertina:
L'opera illustra, con rigore di documentazione scientifica e con esauriente ricchezza di materiale fotografico, quella parte della prestigiosa raccolta di miniature della Fondazione Cini che è costituita da esemplari di scuola padana. Come è ben noto la collezione veneziana costituisce l'esempio piú importante in ltalia di quelle serie di pagine e di iniziali miniate, desunte da libri di coro medievali e rinascimentali, che cosí numerose si formarono nell'Ottocento e nel primo Novecento sia in connessione con quel gusto dei "primitivi" che caratterizza in modo così peculiare la cultura artistica del tempo sia in coincidenza con la gravissima crisi nella conservazione del patrimonio artistico e librario italiano in corso in quegli anni.
Acquisita presso la libreria antiquaria Ulrico Hoepli da Vittorio Cini e da lui successivamente donata alla Fondazione, la raccolta già era stata illustrata da Pietro Toesca in due grandi cataloghi (1930, 1958): improrogabile era tuttavia l'esigenza, giustificata dalla eccezionale qualità delle miniature che costituiscono una straordinaria documentazione della illustrazione libraria italiana, di aggiornare il lavoro dell'insigne maestro, basato soprattuto su penetranti ma spesso assai essenziali valutazioni stilistiche, alla luce delle nuove acquisizioni raggiunte nell'ambito degli studi sulla miniatura e in base ad una nuova metodologia di ricerca che tendesse a reinserire i frammenti in un preciso contesto storico e culturale. L'autrice, che da anni è responsabile di una ricerca sulla miniatura veneta svolta per conto del Consiglio Nazionale delle Ricerche, ha quindi volto la sua attenzione non solo a meglio precisare le qualità stilistiche delle miniature e ad individuare le personalità dei maestri che le eseguirono ma anche a stabilire ove possibile, attraverso pazienti ricerche nelle biblioteche e negli archivi, l'originaria provenienza dei frammenti e ad individuare nel collezionismo europeo e americano quelle miniature "gemelle" che potessero considerarsi derivate dai medesimi corali o almeno dalle stesse serie liturgiche. Analogamente essa ha dedicato un intenso studio ai testi cosicché i frammenti hanno acquistato una precisa individualità anche dal punto di vista liturgico.
Ne è scaturita una nuova fisionomia della raccolta non più frammentaria ed astratta ma radicata in una ben precisa realtà storico-artistica.
Completano l'opera una esauriente bibliografia ed un ricco corredo fotografico che per la prima volta riproduce, nel settore considerato, tutte le miniature della raccolta fornendo inoltre un ampio corredo di confronto.