Commento dell'editore:
Mortariensis Ecclesia: con questa espressione la documentazione papale, gli atti privati e quelli pubblici del secolo XII identificano la congregazione di canonici regolari, costituitasi attorno alla canonica madre di Santa Croce di Mortara in Lombardia. Il volume analizza, alla luce delle principali acquisizioni storiografiche relative alla vita comune del clero, il sorgere, lo sviluppo e le trasformazioni di questa struttura istituzionale e organizzativa, che comprendeva un insieme di circa quaranta dipendenze, fra priorati, chiese e cappelle, situate in diverse diocesi dell'Italia nord-occidentale. Le fondazioni erano legate fra loro da vincoli normativi, al cui fondamento stava il principio della caritas. Esse erano sottoposte alla guida di un unico preposito, tuttavia non vi era ovunque una uniformità di legami istituzionali fra la chiesa madre e le sue dipendenze.
Indice:
pag. XV Abbreviazioni e sigle
1 Introduzione
2 Un problema di definizione
9 Le ragioni di un percorso
Parte prima: La coscienza del problema
17 I. Charles Dereine e i suoi contemporanei
18 1. Cenni di storiografia sui canonici regolari prima degli studi di Charles Dereine
20 2. Gli anni Cinquanta e la svolta operata da Charles Dereine
20 2.1 Il preludio: John Copton Dickinson e i canonici regolari in Inghilterra
24 2.2 Charles Dereine e la voce "Chanoines"
30 2.2.1 La quarta parte della voce "Chanoines": I canonici regolari
30 a) La vita communis
33 b) La Regola e le consuetudini
37 c) La cura animarum
38 d) I rapporti fra canonici regolari, canonici secolari e monaci
38 e) L'organizzazione delle comunità e il costituirsi delle congregazioni
40 2.2.2 I contributi posteriori alla voce "Chanoines"
45 2.3 Jakob Mois e gli studi sui canonici in Germania
53 3. Gli anni successivi alla pubblicazione delle principali monografie: la nascita di un interesse per i canonici regolari in Germania e in Francia
53 3.1 Gli studi sui canonici in Germania dopo Mois
57 3.2 Gli studi sui canonici in Francia dopo Dereine
61 II. Tre anni cruciali per gli studi di storia ecclesiastica (1959-1962). La 'Prima' Mendola
61 1. Importanti contributi per una storia religiosa
63 2. "La vita comune del clero nei secoli XI e XII"
67 2.1 Gli aspetti di carattere problematico
79 2.2 Esempi di situazioni concrete
80 2.3 Le grandi personalità
82 2.4 Il Questionario introduttivo allo studio dei canonici regolari
82 3. Gli anni immediatamente successivi alla Mendola
83 3.1 La vita apostolica
87 3.2 Il ruolo del pontefice. Gregorio VII nella riforma della vita comune del clero
90 3.3 Studi monografici sulle comunità canonicali
91 a) La Francia
92 b) La Germania
93 c) L'Italia
97 III. La nascita e il proliferare di un interesse
99 1. La spiritualità
109 2. Le istituzioni
113 2.1 La dimensione normativa della vita regolare
121 2.2 Il radicamento sul territorio: lo sviluppo degli studi in ambito regionale. Il caso della Francia, della Germania e dell'Italia
121 2.2.1 La Francia
121 a) Un problema di definizione
122 b) Il radicamento sul territorio e la cura animarum
125 c) Gli studi locali
127 2.2.2 La Germania
127 a) Le riforme vescovili
132 b) Papato e canonici regolari
134 2.2.3 L'Italia
134 a) Il ruolo di Cosimo Damiano Fonseca
140 b) Altre ricerche italiane sui canonici regolari prima del 1980
143 c) Il Convegno della Mendola del 1980: "Istituzioni monastiche e istituzioni canonicali in Occidente (1123-1215)"
149 2.2.4 Gli studi più recenti
149 a) Il rinnovato impegno di Cosimo Damiano Fonseca
155 b) L'esperienza di Oulx
163 2.3 Congregazioni e reti canonicali
Parte seconda: Il caso della Mortariensis Ecclesia nel secolo XII
177 I. Le origini della Mortariensis Ecclesia: critica di una tradizione erudita, Premessa introduttiva
181 1. I fondi archivistici: ipotesi per una impossibile ricostruzione
186 2. La storiografia: il racconto delle origini
188 2.1 Gabriele Pennotto
196 2.2 L'erudizione fra Settecento e Ottocento
203 3. Dal racconto alla storia
210 4. Prime presenze dei canonici mortariensi nella vita politica ed ecclesiastica dell'Italia settentrionale tra Milano e Genova. Il periodo dell'episcopato di Airaldus
210 4.1 A proposito di un problema di cronologia
229 4.2 L'attività di Airaldus come episcopus Ianuensis
243 II. Da Urbano II a Urbano III. La geografia della Mortariensis Ecclesia tra sede apostolica ed episcopato
244 1. In Mortariensis Ecclesiae unitate: il pontifìcato di Pasquale II
246 1.1 La donazione del vescovo Bernardo di Pavia
247 1.2 Amselmo diacono de Arzago, canonicus Mortariensis effectus
249 2. Innocenzo II e la prima ufficiale conferma alla Mortariensis Ecclesia
262 2.1 La definizione dei rapporti con la Chiesa novarese: il possesso del territorio di Zeme
256 3. Espansione della Mortariensis Ecclesia durante il pontificato di Eugenio III
268 3.1. San Graziano in suburbio Vercellensi
270 3.2 I possessi in diocesi di Acqui: le chiese di San Michele e San Giovanni di Lanerio
273 4. Da Adriano IV ad Alessandro III
275 4.1 Un'aggregazione mancata: il priorato di San Nicola di Capodimonte
278 4.2 L'espansione in territorio genovese
280 4.2.1 Santa Mana della Vezulla e San Pietro di Prà
282 4.2.2 San Giovanni di Paverano
284 4.2.3 Santa Marta di Albaro e Santa Maria di Priano
290 4.2.4 Ecclesia nova de Monte Paverano
292 4.2.5 L'ospedale di San Rainerio e il rapporto con San Teodoro di Fassolo
294 4.3 Espansione in diocesi di Vercelli: ecclesia Sancti Gregorii, Sancti Nicholai et Sancte Agathe iuxta Pontis Sture
296 5. La crescita al tempo di Urbano III
299 5.1 Espansione della Mortariensis Ecclesia in diocesi di Pavia
300 5.2 Diocesi di Novara: l'ecclesia Sancti Iacobi nel contesto delle altre esperienze canonicali novaresi
310 5.3 La diocesi di Ivrea
313 5.4 La diocesi di Tortona: San Pietro di Pecorara
317 5.5 La diocesi di Parma
320 5.5.1 La vendita della chiesa di San Michele e Biagio presso Tanzolino
322 5.6 A Piacenza negli anni fra la fine del secolo XII e gli inizi del secolo XIII
337 5.7 Due nuove fondazioni a Genova alla fine del secolo XII: Santa Maria di Granarolo e San Giovanni di Borbonoso
342 Tavola. I possessi della Mortariensis Ecclesia nei privilegi papali del secolo XII
345 Cronotassi dei prepositi del secolo XII
347 III. Evoluzione ed organizzazione della Mortariensis Ecclesia
347 1. Secundum sanctorum Patrum instituta: la vita apostolica come modello istituzionale. L'organizzazione delle prime esperienze canonicali regolari durante il pontificato di Urbano II
353 1.1 Primi esempi di vita regolare a San Teodoro di Fassolo
356 1.2 La disciplina e i rapporti con il vescovo diocesano nel periodo delle origini. Due esempi italiani: Brescia e Oulx
361 2. La Mortariensis Ecclesiae unitas nel contesto più generale della politica di Pasquale II per i canonici regolari
369 3. I privilegi papali per la Mortariensis Ecclesia
372 3.1 L'ordo canonicus
386 3.2 Alcune riflessioni in merito al compelsso problema della esenzione dalla giurisdizione temporale e spirituale dell'ordinario diocesano
387 3.2.1 A quo malueritis catholico suscipietis episcopo. La libertà dalla potestas ordinis, come particolare privilegio per i mortariensi sino ad Alessandro III
390 3.2.2 Pro capite et pro illis ecclesiis, que eandem libertatem habent cum capite
399 3.2.3 La decima
408 3.2.4 Esercizio dei compiti pastorali e rapporti con la potestas dell'ordinario diocesano. Il caso particolare di Genova
417 Epilogo: Dall'Ecclesia all'Ordo. Gli esiti del processo di evoluzione istituzionale
429 Excursus: Il codice II-12 della Biblioteca Civica Bonetta di Pavia. Un'importante silloge normativa
429 Descrizione e datazione
435 La provenienza
438 Un modello normativo tra tradizione e novità
452 La fortuna di un testo
Parte terza: Addenda
465 Addenda I: Regesti
501 Addenda II: Documenti
557 Addenda III: Complemento all'Excursus
557 Tabella 1: La Regula sanctorum Patrum a confronto
565 Tabella 2: Tituli Regule sancti Augustini
569 Bibliografia
659 Indice dei nomi di luogo
679 Indice dei nomi di persona e degli autori
Tavola: Argaldus o Airaldus, episcopus canonicus regularis. Santa Maria delle Grazie (San Martino), Novara
Tavola: Carta della espansione della Mortariensis Ecclesia nel XII secolo