Commento dell'editore:
Un mondo in crisi, la malinconia di un ordine infranto, di una società sgretolata, di antiche divinità che muoiono. Il Medioevo di Huizinga è un invito a uscire da schemi convenzionali per trovare inconsuete chiavi di lettura a fenomeni apparentemente immutabili, come la morte.
Morte e religione nel Medioevo batte solenne, nelle parti qui raccolte, su questo motivo, ricorrente nella cultura medioevale: "paura della vita", "negazione della bellezza e della felicità", "ribrezzo per la vecchiaia, per la malattia".
E Chiara Frugoni precisa che, per arrivare ad afferrare la natura di questa ossessione, occorre domandarsi "che cosa significhi passare dalla rappresentazione del morto, nella sua individualità, a quella della Morte, proiezione di un sentimento collettivo di angoscia e di ineluttabilità".
Allora sarà inevitabile interrogarsi su quanto sia lontana questa condivisione dai nostri privatissimi meccanismi di rimozione.
E se è vero che "ogni epoca desta in noi maggior interesse quando vi troviamo una promessa del futuro", questo libro sarà una chiave per comprendere l'attonita inquietudine dei tempi moderni nei confronti della morte.