Seconda di copertina:
Primo benedettino a divenire papa (590), Gregorio, mostrando da subito una grande personalità, già forgiata dalla lotta contro la peste e contro i Longobardi, attribuì ai monasteri il compito di conservare, elaborare e diffondere i testi sacri, e diede slancio all'attività missionaria: sua fu l'iniziativa di inviare il monaco Agostino a evangelizzare l'Inghilterra.
Forte abbastanza da rompere le relazioni con la Chiesa d'Oriente, papa Gregorio, il servus servorum Dei, considerò suo compito importante e ineludibile la riorganizzazione della liturgia e del canto a questa legato. Guidato dall'intento di fissare gli elementi del rito in modo immutabile, il pontefice scelse i testi e le melodie e probabilmente fece compilare una raccolta di canti da usarsi nella Messa: l'Antifonario. Non è azzardato pensare che sia nata proprio da Gregorio l'esigenza di fissare un repertorio per il canto liturgico che potesse essere diffuso anche oltre Roma e l'Italia e quando, tre secoli dopo, tale esigenza divenne realtà, il nome di Gregorio servì per dare forza e sacralità alla nascita del canto gregoriano.
(Dal saggio di Alessandra Lazzerini Belli)
Sommario:
pag. 7 Le lacrime di Agostino, Alessandra Lazzerini Belli
33 Storia e opere della Musica del Medioevo, Alessandra Lazzerini Belli
145 Guida all'ascolto, Claudia Caffagni ed Ella de Mircovich