Commento dell'editore e seconda di copertina:
San Bernardino da Siena al secolo Bernardino degli Albizzeschi (1380-1444) religioso francescano noto come inesausto predicatore della venerazione del Sacro Nome di Gesù, fu nel contempo una delle grandi voci della cultura religiosa dell'Italia tardo-medievale, lasciando un segno profondo soprattutto nell'Italia centro- settentrionale e stimolando tutti i ceti della società del tempo ad un profondo rinnovamento cristiano.
Anche il ceto cavalleresco non poteva rimanere estraneo a questo profondo appello ad una rinnovata conversio: e a questo ceto di Signori arrichitisi con i traffici e le guerre, impregnato di culto dell'onore militare, in mezzo al quale sovente allignano "anti-cavalieri" ladri ed oppressori, San Bernardino sa parlare con il loro proprio linguaggio: il linguaggio militare, trasmettendo il senso spirituale profondo della Cavalleria cristiana attraverso termini e metafore per loro, i Cavalieri, immediatamente ed esistenzialmente coinvolgenti.
Ecco la novità peculiare di questo aspetto della predicazione bernardiana; per questo in calce al testo è riportato in una traduzione appositamente riveduta il classico Trattato di San Bernardino da Siena sull'Assedio e la Conquista della Gerusalemme Celeste.
Un classico della religiosità francescana tardo-medievale che è anche un gioiello della letteratura cavalleresca europea.
Indice:
pag. 5 Capitolo primo: Violenti rapiunt illud
29 Capitolo secondo: Pugna spiritualis e metafore cavalleresche nella tradizione francescana
51 Capitolo terzo: Il De Pugna nel contesto dell'opera bernardiana
59 Appendice: La Battaglia e il Saccheggio del Paradiso, cioè della Gerusalemme Celeste
64 Articolo I: Rassegna, o "mostra", dell'intero esercito dell'eterno re
85 Articolo II: I cavalieri del Cristo danno battaglia alla Gerusalemme celeste
97 Articolo III: La vittoriosa e trionfale pace conseguita dai cavalieri del Cristo