Tutto il racconto è una fantasia nata dalla contemplazione del monumento gotico, quasi una trasposizione letteraria dei valori dell'architettura. L'autore mescola fatti storici e sentimento, mostri e fanciulle, bassifondi e cattedrali, in un vortice di avvenimenti incalzanti. È la vicenda di una creatura bellissima (Esmeralda, zingara semplice e ingenua) contesa da un gobbo (Quasimodo, deforme campanaro di Notre-Dame) e da un prete innamorato (l'arcidiacono Frollo). Intorno a questi personaggi, che il sacrificio non riscatta alla fine, si agita la folla dei bassifondi parigini, tumultuosa, sarcastica e brutale.