Novelle di Giovanni Sercambi (Lucca 1348-1424), cronista e narratore del XIV secolo.
Nel "Novelliere", giuntoci attraverso la copia eseguita dal nipote Giannino e destinato alla fruizione di una ristretta cerchia di amici, il Sercambi si riallaccia soltanto parzialmente alla tradizione narrativa boccacciana, privilegiando gli aspetti salaci e municipali, espressi nel colorito vernacolo lucchese.
Come nel "Decameron" l'occasione della narrazione è offerta da un'epidemia pestilenziale (probabilmente quella che piagò Lucca nel 1374), ma la brigata, invece di raccogliersi in una villa, si mette in cammino lungo un itinerario che, ricalcando quello del "Dittamondo" di Fazio degli Uberti, la porta a girovagare per l'intera penisola italiana.