Catalogo della mostra (Milano, Museo Diocesano, 30 settembre 2011 - 29 gennaio 2012)
Commento dell'editore:
Poche corti possono eguagliare in sfarzo e ricchezza quella dei Visconti e degli Sforza tra XIV e XV secolo.
Le spiccate esigenze di lusso e fasto della signoria milanese, infatti – analoghe a quelle delle principali casate d’Europa come Francia, Borgogna, Inghilterra, Baviera –, resero necessaria la produzione di oggetti preziosi, sia destinati alla vita di corte sia a quella del culto.
Con virtuosismi tecnici ineguagliabili e grande maestria gli orefici milanesi realizzarono oggetti dalla straordinaria bellezza, che spiccano ancora in particolare per l’uso sapiente delle tecniche smaltarie.
Una tradizione artigiana che ha radici antichissime, e che ha portato alla creazione di ornamenti personali, vasellame da tavola, altaroli per la devozione privata, reliquiari, calici e tabernacoli, ma anche carte da gioco, come i celeberrimi ‘tarocchi viscontei’: oggetti che divennero veri e propri status symbol, segno tangibile di sfarzo e potere. Il volume ripercorre questa straordinaria stagione, presentando sessanta pezzi di altissima qualità prodotti dalle botteghe artigiane di Milano, dalla seconda metà del Trecento – quando emerge, tra le personalità al servizio dei Visconti quella del miniatore Giovannino De Grassi – fino alla fine del Quattrocento, quando lavora Caradosso Foppa, orefice di fiducia di Ludovico il Moro, ampiamente elogiato tra gli altri da Benvenuto Cellini.