Commento dell'editore e quarta di copertina:
Il libro ripercorre storicamente la dottrina del peccato originale a partire da Agostino di Ippona, il vescovo africano che ne fu il grande sistematizzatore, fino alle soglie della modernità. La riflessione agostiniana si innestò su un retroterra che comprendeva l'insegnamento paolino, la tradizione patristica latina e varie espressioni di religiosità eterodossa. Il peccato ereditario come lo concepì Agostino fu oggetto di controversia soprattutto su due questioni: la possibilità di una colpa trasmessa di padre in figlio e i suoi legami con la sessualità, irrimediabilmente viziata dopo la trasgressione di Adamo. La dottrina agostiniana fu mitigata nel Medioevo a partire dal secolo XII, anche grazie all'influsso delle scienze profane veicolate dai testi greci ed arabi in circolazione.
Indice:
pag. 9 I. Condizione primitiva e caduta nelle antiche culture mediterranee
39 II. Agostino e l'esistenza di un «peccato ereditario»
39 1. Sistematizzatore o creatore? Polemiche storiografiche
64 2. Testimonia biblici ed esorcismi battesimali: le «prove» del peccato originale
78 3. In Adamo tutti peccammo e da lui deriviamo per via seminale nel fervore dell'amplesso: i modelli di trasmissione del primo peccato
89 4. Le colpe degli altri padri e la ricaduta sui figli: i Profeti non smentiscono la Legge
101 III. Agostino: che cos'è il peccato originale
101 1. Il peccato originale come colpa «propagata» ai discendenti di Adamo: peccato, volontarietà, ereditarietà
114 2. La gravità della colpa: il destino dei bambini morti senza il lavacro battesimale
128 3. Il peccato originale come pena inflitta a tutti gli uomini in seguito alla caduta: mortalità, concupiscenza, ignoranza
144 4. Sessualità umana e peccato: la polemica con Giuliano, vescovo pelagiano
163 IV. Originale peccatum: retaggio agostiniano e metamorfosi medievali
163 1. La «natura corrotta» come orizzonte culturale del Medioevo
174 2. Concupiscenza e/o mancanza della giustizia originale: Pietro Lombardo, Anselmo e gli sviluppi della teologia scolastica fino al Trecento
202 3. Esiste una «colpa di natura» senza consenso personale? Eredità pelagiane nell'etica di Abelardo e nella dottrina sul limbo dei maestri duecenteschi
219 4. L'ardore della libido come causa dell'infezione: permanenza e crisi di un modello psicosessuale di trasmissione
235 V. La trasmissione della colpa tra filosofia naturale, medicina e metafisica
235 1. E se soltanto Eva avesse peccato? Tommaso, Aristotele e la propagazione per via solo maschile della «ragione seminale»
247 2. L'eccezione che conferma la regola: privo della corruzione originale fu solamente Cristo, l'unico nato senza copula carnale
258 3. Parziale recupero delle dottrine mediche sul ruolo della donna nella generazione: Bonaventura e le «santificazioni» di Maria
271 4. Trasmissione del peccato come partecipazione alla natura umana privata della grazia: Scoto e il declino del modello biologico
285 VI. L'Eden come laboratorio antropologico
285 1. Angelo o animale? Immortalità e albero della vita
300 2. Congiungersi mediante un puro atto di volontà: la sessualità che mai poté esercitarsi
314 3. Conoscere senza la fatica dell'esperienza
330 4. Animale politico? Uomini (e donne) senza padroni
359 Appendice bibliografica
385 Indice dei nomi