Pio II e le trasformazioni dell'Europa cristiana (1457-1464)


PREZZO : EUR 20,00€
CODICE: ISBN 8840011498 EAN 9788840011493
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore:
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE : , 11 -  
DISPONIBILITA': In esaurimento


TITOLO/DENOMINAZIONE:
Pio II e le trasformazioni dell'Europa cristiana (1457-1464)

PREZZO : EUR 20,00€

CODICE :
ISBN 8840011498
EAN 9788840011493

AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore:

EDITORE/PRODUTTORE:


COLLANA/SERIE:
, 11
 

ANNO:
2006

DISPONIBILITA':
In esaurimento

CARATTERISTICHE TECNICHE:
271 pagine
Brossura

DESCRIZIONE:

Figura eminente dell'umanesimo e della storia politica ed ecclesiastica italiana ed europea quattrocentesca, Enea Silvio Piccolomini è col tempo diventato in qualche misura prigioniero della tradizione di studi di cui è ormai da secoli l'oggetto. Una tradizione di studi tanto autorevole quanto varia per ethos, orientamenti metodologici e temi di ricerca che ha in effetti favorito la contestuale maturazione e cristallizzazione di un vero e proprio corpus di immagini - divenute poi per molti versi autonome ed autosufficienti - dell'umanista e pontefice italiano e di alcuni aspetti e momenti della sua parabola umana, culturale, religiosa e politica.
Come spesso accade, gli studi hanno in parte aderito a una giustapposizione suggerita dallo stesso Piccolomini, il quale, diventato pontefice, ha a ben vedere stabilito una distinzione fra l'esperienza di Enea, l'umanista, e il destino di Pio, il papa alle prese con le profonde trasformazioni dell'Europa cristiana del suo tempo gravata in modo sempre più pressante dalla minaccia del Turco.
Resta tuttavia il fatto che tale distinzione, che affonda le sue radici nella vicenda umana, culturale, religiosa e politica del Piccolomini, ha poi contribuito a orientare concretamente le ricerche sul personaggio in direzioni anche molto diverse, con il risultato di frammentare, per dir così, il profilo di una figura che incorpora invece in sé molteplici tradizioni e funzioni, confinando d'altra parte in larga misura sullo sfondo le connessioni fra l'esperienza umanistica e curiale di Enea Silvio, il pontificato di Pio II, con i suoi ideali e le sue pratiche politiche, e il più ampio coevo contesto storico italiano ed europeo.
Il volume che Barbara Baldi ha dedicato ad un primo riesame d'insieme della figura e della politica di Pio II conferma le feconde potenzialità di un'opzione di metodo programmaticamente orientata a ricomporre il "mosaico piccolominiano" al fine di integrare, per dir così, in uno svolgimento i conseguimenti e le piste investigative via via suggeriti dai diversi filoni della storiografia.
Il lavoro della Baldi si spinge per la verità più in là, offrendo anche una prima suggestiva quanto persuasiva verifica delle non meno feconde potenzialità sottese a un riesame della figura e della politica di Pio II - e in prospettiva dell'intera vicenda piccolominiana - capace di coniugare l'analisi puntuale dei testi redatti da Piccolomini stesso, nella fattispecie l'autrice si è concentrata su quelli composti a ridosso dell'elezione al soglio pontificio - ci riferiamo alla Germania, all'Historia Bohemica e al De Europa - con la ricostruzione del contesto italiano ed europeo in cui egli si trova ad operare.
Vero e proprio lavoro di intersezione fra studi, metodi e tradizioni di ricerca all'apparenza profondamente diversi e distinti, il volume di Barbara Baldi ristabilisce per questa via il dovuto raccordo fra la straordinaria esperienza dell'Europa e delle trasformazioni in corso nella Cristianità maturata dall'umanista e segretario Enea Silvio Piccolomini durante i suoi viaggi, le sue missioni diplomatiche e il servizio prestato a favore dell'Impero, dell'antipapa e del papa…e il disegno politico di Pio II. Un disegno che l'autrice non irrigidisce mai, ma che essa passa al contrario con ammirevole tenacia al vaglio di un articolato e suggestivo corpus di fonti capace di restituire ad un tempo le componenti ideologiche e volontaristiche del pontificato di Pio II e i costanti riadattamenti della condotta del papa di fronte alla realtà effettiva dell'Europa e dell'Italia del suo tempo.
Nasce da qui la centralità assunta nel lavoro di Barbara Baldi tanto dagli scritti e e dalle bolle di Pio II - dai Commentarii alla Lettera a Maometto II alla Execrabilis … - quanto dai carteggi diplomatici: a partire quello di Ottone del Carretto, oratore sforzesco a Roma durante il pontificato di Pio II, che con Milano ha intrattenuto un rapporto politico profondo quanto complesso, ricostruito dalla Baldi nel più minuto dettaglio tenendo sempre presente le relazioni e le connessioni, a tratti così fitte eppure sempre così difficili ed incerte, fra il contesto italiano, nella sua frastagliata articolazione territoriale, e il più vasto contesto europeo.
Restituita alle profonde tensioni che attraversano il mondo del tempo e alla crisi del rapporto fra il Papato e le nationes della res publica christiana, da parte sua, la crociata promossa da Pio II - un vero e proprio mito storiografico - acquista tutto il suo valore di estrema risorsa messa in campo dal pontefice al fine di salvaguardare il suo honore di fronte alle coeve trasformazioni dell'Europa cristiana. Un'Europa in ribollente fermento dalla Francia al mondo tedesco alla Boemia. Un'Europa che non è disposta ad accettare le implicazioni del rilancio dell'autorità pontificia sotteso al dettato dell'Execrabilis e che assiste così solo fino ad un certo punto attonita al dilagare del Turco, il quale, com'è ben noto, si appresta a diventare un protagonista ineludibile della storia lato sensu europea dei secoli a venire.


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