Commento dell'editore:
Il libro descrive la situazione politica di una città dell'importanza di Arezzo in un secolo chiave della civiltà comunale, il Duecento. Allargando il discorso tuttavia l'analisi spazia anche sugli aspetti economici e culturali, per focalizzarsi sulle strutture e sugli uomini che detenevano i vari poteri concorrenti nell'aretino. L'orizzonte comunale e cittadino è infatti solo uno dei possibili scenari nei quali si confrontavano poteri eterogenei e non necessariamente contrapposti. Appare così l'importanza della chiesa locale, rappresentata dal vescovo e dal capitolo cattedrale, di monasteri regi, come la badia di s. Fiora e Lucilla, di un ordine che nella diocesi aretina aveva avuto la nascita, come quello camaldolese. Tali enti, affiancati da stirpi nobili del contado, controllavano una buona parte del comitatus, e il comune doveva tenerne conto nei suoi progetti di espansione. Ma ciò che appare importante è che in questo secolo il confronto non fosse sempre armato e che il fuoco dei vari interessi concomitanti fosse quasi sempre la città, che si avviava perciò a diventare il centro di riferimento di quel territorio poi definito aretino, senza per questo controllarlo direttamente in toto. Spicca a questo proposito la differenza con la politica messa in atto dalle città vicine, in primo luogo Firenze, ma anche Perugia e Siena, che pur con alcune diversità importanti impostarono tutte un rapporto più diretto con il proprio contado.
Indice:
Introduzione
I.1. Comuni e Signorie: città e contado nella recente storiografia
I.2. Panorama delle fonti aretine
PARTE I - LA CITTÀ
1. IL QUADRO URBANO
1.1. La città: considerazioni topografiche e demografiche
1.2. Paesaggio urbano e ruoli sociali: torri, regolamentazione urbanistica ed espansione dell'abitato
1.3. Attività economiche urbane
1.4. Diritto e cultura
2. IL COMUNE
2.1. Il comune di Arezzo nel XIII secolo: strutture
2.2. Vicende politico-istituzionali di Arezzo nel Duecento
2.3. Il comune di Arezzo nel XIII secolo: protagonisti
3. GLI ENTI ECCLESIASTICI CITTADINI
3.1. I vescovi di Arezzo
3.2. Il capitolo cattedrale
3.3. La badia delle sante Fiora e Lucilla
3.4. Camaldoli e i monasteri camaldolesi
PARTE II - IL CONTADO
4. IL QUADRO TERRITORIALE
4.1. Il contado aretino
4.2. L'economia rurale
5. IL CONTROLLO COMUNALE E LA PRESENZA PUBBLICA
5.1. Il processo di "comitatinanza"
5.2. Il controllo del contado e le forze attive in esso
6. LA PRESENZA ECCLESIASTICA
6.1. Chiesa e territorio
6.2. I vescovi e il contado aretino
6.3. La presenza camaldolese
7. LA SIGNORIA
7.1. Il vescovo signore
7.2. La signoria della canonica
7.3. Il declino della signoria della badia
7.4. La signoria camaldolese
7.5. La signoria laica
8. IL CONTROLLO DELL'ATTIVITÀ MOLITORIA
APPENDICE
Tabella 1. I personaggi attivi nel Comune (1214-1311)
Tabella 2. I personaggi legati alle fazioni
Tabella 3. I personaggi legati alle Arti
Tabella 4. Attestazioni dei canonici della cattedrale e della pieve fra 1216 e 1310
Tabella 5. Castelli del vescovo
Tabella 6. Castelli del capitolo
Tabella 7. Castelli della badia
Tabella 8. Castelli camaldolesi
Tabella 9. Molini del vescovo
Tabella 10. Molini del capitolo
Tabella 11. Molini della badia
Tabella 12. Molini camaldolesi
Tabella 13. Molini comunali.
CARTINE
BIBLIOGRAFIA E FONTI EDITE UTILIZZATE
INDICE DEI NOMI