Quarta di copertina:
Michele Barbi (Sambuca Pistoiese 1867 - Firenze 1941), cultore insigne delle nostre lettere e della poesia popolare italiana, magistrale editore di testi antichi e moderni (da Dante al Manzoni) per altezza d'ingegno, acutezza d'indagine, prospettica ampiezza d'interessi, capacità di promuovere e dirigere ardue imprese, fu e rimane la mente più problematica che sinora abbia avuto la moderna filologia italiana.
In questi suoi Problemi di critica dantesca. Prima serie (1893-1918) e Seconda serie (1920-1937), rispettivamente pubblicati per la prima volta nel 1934 e nel 1941, egli raccolse il meglio della propria attività di biografo e storico dell'Alighieri, accertando o rettificando dati di fatto, saviamente interpretandoli, risolvendo disputate questioni di attribuzione, indagando e definendo la genuina fisionomia di Dante cittadino, uomo politico, pensatore, poeta.
Tra la brillante - ma talora vuota - sintesi d'insieme, la storicizzazione a larghe campiture di necessità generica e l'analisi minuta, puntuale, spesso puntigliosa dei fatti - testuali, linguistici, storico-culturali - il Barbi optò per quest'ultima, scegliendo la via più faticosa e generosa: preferendo in molti casi soffermarsi a rivedere e migliorare l'altrui lavoro, o a correggere le storture filologico-critiche di quelli che amava definire scherzosamente "i guastamestieri" (cioè a dire i disinformati e i dilettanti) convinto che il maggior pericolo per la moderna critica dantesca fosse il procedere "senza direttive certe e senza vera preparazione scientifica". Anche prescindendo dalla oggettiva quantità e qualità dei contributi, la lezione di queste pagine va intesa soprattutto come un esempio assoluto di metodo: al quale gioverà che l'odierna filologia dantesca continui a ispirarsi anche in futuro, pur con i temperamenti e gli approfondimenti suggeriti dal trascorrere del tempo, dalla quotidiana esperienza, dall'avanzare dei buoni studi.
Francesco Mazzoni
Indice:
pag. V Prefazione
1 Gli studi danteschi e il loro avvenire in Italia
18 Dopo dieci anni
29 Una nuova opera sintetica su Dante
87 La seconda fase del pensiero dantesco in un libro di Paride Chistoni
99 La data della "Vita Nuova" e i primi germi della "Commedia"
113 La questione di Beatrice
141 L'ordinamento della repubblica fiorentina e la vita politica di Dante
157 La condizione economica di Dante e della sua famiglia
157 Sulla dimora di Dante a Forlì
189 Per una più precisa interpretazione della "Divina Commedia"
305 A proposito di Buoso Donati ricordato nel canto XXX dell'"Inferno"
323 Sulle fonti della vita di S. Francesco
349 Per la questione francescana
359 Di un commento al poema mal attribuito a Iacopo Alighieri
395 Qual è ìa seconda redazione della "Vita di Dante" del Boccaccio?
429 Benvenuto da Imola e non Stefano Talice da Ricaldone
455 La fama di Dante nel Settecento
473 Indice analitico di nomi e cose notevoli
477 Luoghi della "Divina Commedia" discussi e illustrati nel volume