Problemi di critica dantesca. Seconda serie (1920/1937)

BUONE CONDIZIONI

PREZZO : EUR 34,00€
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DISPONIBILITA': In esaurimento


TITOLO/DENOMINAZIONE:
Problemi di critica dantesca. Seconda serie (1920/1937)
BUONE CONDIZIONI
PREZZO : EUR 34,00€

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ANNO:
1975

DISPONIBILITA':
In esaurimento

CARATTERISTICHE TECNICHE:
484 pagine
Brossura
cm 12,5 x 20 x 2,8
gr 460

NOTE:
VOLUME IN BUONE CONDIZIONI

DESCRIZIONE:

Quarta di copertina:
Michele Barbi (Sambuca Pistoiese 1867 - Firenze 1941), cultore insigne delle nostre lettere e della poesia popolare italiana, magistrale editore di testi antichi e moderni (da Dante al Manzoni) per altezza d'ingegno, acutezza d'indagine, prospettica ampiezza d'interessi, capacità di promuovere e dirigere ardue imprese, fu e rimane la mente più problematica che sinora abbia avuto la moderna filologia italiana.
In questi suoi Problemi di critica dantesca. Prima serie (1893-1918) e Seconda serie (1920-1937), rispettivamente pubblicati per la prima volta nel 1934 e nel 1941, egli raccolse il meglio della propria attività di biografo e storico dell'Alighieri, accertando o rettificando dati di fatto, saviamente interpretandoli, risolvendo disputate questioni di attribuzione, indagando e definendo la genuina fisionomia di Dante cittadino, uomo politico, pensatore, poeta.
Tra la brillante - ma talora vuota - sintesi d'insieme, la storicizzazione a larghe campiture di necessità generica e l'analisi minuta, puntuale, spesso puntigliosa dei fatti - testuali, linguistici, storico-culturali - il Barbi optò per quest'ultima, scegliendo la via più faticosa e generosa: preferendo in molti casi soffermarsi a rivedere e migliorare l'altrui lavoro, o a correggere le storture filologico-critiche di quelli che amava definire scherzosamente "i guastamestieri" (cioè a dire i disinformati e i dilettanti) convinto che il maggior pericolo per la moderna critica dantesca fosse il procedere "senza direttive certe e senza vera preparazione scientifica". Anche prescindendo dalla oggettiva quantità e qualità dei contributi, la lezione di queste pagine va intesa soprattutto come un esempio assoluto di metodo: al quale gioverà che l'odierna filologia dantesca continui a ispirarsi anche in futuro, pur con i temperamenti e gli approfondimenti suggeriti dal trascorrere del tempo, dalla quotidiana esperienza, dall'avanzare dei buoni studi.
Francesco Mazzoni

Indice:
pag. 1 Razionalismo e misticismo in Dante
87 La tenzone di Dante con Forese
189 Ancora della tenzone di Dante con Forese
215 La questione di Lisetta
253 Per chi e quando sia composta la canzone "E' m' incresce di me"
267 Per l'interpretazione della canzone "Tre donne"
277 A proposito delle cinque canzoni del Vat. 3793 attribuite a Dante
305 Per un passo dell'epistola all'amico fiorentino e per la parentela di Dante
329 Nuovi accertamenti sulla parentela di Dante
347 Un altro figlio di Dante?
371 Guido Cavalcanti e Dante di fronte al govorno popolare
379 Dante e l'arte dei Medici e Speziali
385 L'ufficio di Dante per i lavori di via S. Procolo
415 Sulla "fededegna persona" che rivelò al Boccaccio la Beatrice dantesca
421 Cino fu di parte 'bianca'?
435 La lettura di Benvenuto da Imola e i suoi rapporti con altri commenti
471 Per la storia della cattedra dantesca in Firenze
475 Indice analitico di nomi o cose notevoli.


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