Commento dell'editore:
Nelle ricostruzioni della storia urbanistica di Bologna tardomedievale si sono fino ad oggi espunti tutti quegli elementi progettuali e tutte quelle componenti culturali, tecniche, spaziali che superano il ristretto raggio d’interesse locale, sia per ignoranza di quanto è avvenuto nelle altre città, sia per la curiosa convinzione che la storia locale possa costruirsi ritagliando completamente le vicende urbane dal contesto dei rapporti culturali a vasto raggio. Non è strano perciò che una città straordinariamente originale e politicamente importante come Bologna possa ridursi al rango di semplice insediamento, dominato non da una raffinata cultura ma solo dalle necessità del quotidiano. Scopo di questo lavoro è, per l’appunto, ricostruire l’inedito succedersi degli interventi e delle discussioni di natura progettuale che hanno avuto importanza nella configurazione definitiva della Bologna medievale, tra il XIII ed il XIV secolo. Al termine di questa ricerca emerge una città di assoluta centralità degna di essere considerata alla pari di altri importanti comuni italiani quali la Brescia del piano di espansione del 1237 o la Firenze di Arnolfo di Cambio, una città dove l’invenzione di soluzioni particolari, uniche e destinate a fungere da modello per altre città, si deve del resto interpretare come prodotto di una riflessione intelligente su quanto si andava sperimentando altrove.