Testo spagnolo a fronte
Commento dell'editore e quarta di copertina:
Sem Tob, ebreo di Carrión de Los Condes, probabilmente rabbino e autore di varie opere in ebraico, dedica al re Pedro I di Castiglia, detto Pedro el cruel, appena salito al trono (1350), uno dei libri più intriganti e tra i più affascinanti della letteratura spagnola medievale. I Proverbios morales, titolo attribuito all'opera dal marchese di Santillana, non si presenta però certo come un'opera didattica, seppure inviti ad agire rettamente e con misura, ma piuttosto come una profonda riflessione sul mondo, sull'uomo e sulla vita. Sem Tob, nella dedica posta all'inizio e alla fine del libro, si dichiara subito ebreo - «Santob el judió» - si direbbe con un certo orgoglio, dovuto non tanto alla sua origine ma alla consapevolezza del suo sapere e della sua autorità morale: sebbene si indirizzi al re, l'ebreo di Carrión è ben conscio che la vera aristocrazia per lui è quella spirituale, un'aristocrazia del sapere alla quale si rivolge il suo pensiero etico. Marcella Ci ceri è professore ordinario di Letteratura spagnola all'Università Ca' Foscari di Venezia, Studiosa di solida formazione filologica, conta tra i suoi lavori le edizioni critiche dell'Arcipreste de Talavera, del Cancionero di Antón de Montoro e del Libro de buen amor. Nella Biblioteca Medievale ha già pubblicato Razón de Amor. Tre contrasti spagnoli medievali.