Arte, storia, restauri della Basilica di San Marco a Venezia
1/2007: La facciata nord
Commento dell'editore:
A sette anni ormai dalla nomina a procuratore, la basilica di San Marco non ha mai smesso di esercitare su di me il suo fascino, fascino dato dalla bellezza incomparabile dell'edificio, dall'atmosfera di intensa religiosità che vi si respira, nonostante il costante afflusso di visitatori. Anzi, più passa il tempo, più scopro tesori a me ancora sconosciuti, più entro in sintonia con quella vita che intorno a essa si svolge, giorno dopo giorno, da più di un millennio.
Vita di fede, ma anche di cura e di attenzione per la sua conservazione.
La basilica è un edificio vivente, eppure fragile, anche se ha sviluppato nel corso dei secoli un suo metodo di sopravvivenza alle ingiurie delle maree (l'acqua alta entra nell'atrio almeno sette masi all'anno), alla pressione del turismo non sempre rispettoso, al naturale degrado dei materiali.
Sottoposta fin da tempi lontani a frequenti cicli di restauri, la basilica ci è stata affidata con tutti i suoi tesori, interni ed esterni, e richiede continue, attente, amorevoli cure. E la risposta è generosa e costante: tutti coloro che vi si accostano siano il proto e la sua équipe di tecnici, falegnami e mosaicisti, o i restauratori esterni, prestano la loro opera con slancio ed entusiasmo, ripagati dal contatto diretto con la meraviglia di un patrimonio d'arte che non cessa di stupire.
E prova ne è la ininterrota presenza di studiosi di differenti discipline artistiche, storiche e tecnico-scientifiche, provenienti dalle più diverse parti del mondo, desiderosi di approfondire ricerche, di sviluppare temi nuovi, di verificare le proprie teorie nel diretto contatto con il monumento o con i documenti del ricco archivio storico della procuratoria. L'apporto di tali studiosi è stato ed è fondamentale, come indispensabile sono gli studi e le ricerche sviluppate all'interno della sua struttura.
Sembra impossibile, ma la basilica continua a offrire sempre nuove problematiche, nuovi spunti di ricerca, nonostante l'imponente bibliografia tessuta nei secoli intorno ad essa.
Ecco perchè nascono i «Quaderni delle Procuratoria»: per registare l'attività che si svolge intorno alla basilica e per la basilica, per comunicare le novità che la riguardano, per segnalare il procedere o il compimento dei lavori e degli studi.
Progetto ambizioso, al quale ci siamo accostati con un certo timore, consci dell'aspettativa che si è creata nel mondo scientifico, decidendo di esordire in sordina, con un fascicolo di non grande mole, ma che rispetti esattamente ciò che vogliamo esprimere.
Tratto dall'editoriale di Irene Favaretto, Procuratore di San Marco.
Sommario:
Angelo card. Scola, patriarca - Giorgio Orsoni, Presentazioni
Irene Favaretto, Editoriale
Saggi:
Antonio Niero, Un messaggío di pietra. Tra pietà popolare e pietà dotta
Ettore Vio, Il restauro della facciata nord. Ultimo atto di un'avventura durata un quarto di secolo
Ettore Vio - Ottorino Nonfarmale, L'esperienza del restauratore
Ettore Vio - Roberto Bianconi, La terrazza nord. Lavori di manutenzione straordinaria e di consolidamento dei marmi
Renata Codello, Soprintendere al restauro di un'opera
Mario Piana, Il restauro del portale maggiore della facciata ovest
Claudio Menichelli, Il restauro della facciata sud
Simonetta Minguzzi, La facciata settentrionale della basilica di San Marco: il colore riconquistato
Guido Tigler, La maestranza della porta dei Fiori e gli interventi di decorazione scultorea promossi a San Marco dai dogi Morosini (1249-1251) e Zen (1253-1258)
Manfred Schuller - Karin Uetz, San Marco alla luce dell'archeologia dell'architettura. Primi risultati di Bauforschung alla facciata settentrionale
Maria Da Villa Urbani, La tomba Manin
Facciata nord: Tavole a colori
Rubriche: Conservazione. Restauri. Analisi
Ettore Vio, L'attività della Procuratoria
dal 1995 al 2006
Collaborazione con specialisti esterni e sostegno finanziario di terzi, a cura della redazione
Lorenzo Lazzarini, Analisi petrografica e provenienza del marmo della cattedra di San Marco e del ciborio di Anastasia.