Catalogo della mostra (Milano, Pinacoteca di Brera, 20 febbraio – 7 aprile 2013)
Commento dell'editore:
Bonifacio Bembo, cremonese, è il principale pittore tardogotico del ducato di Milano. Titolare, con i fratelli, di una bottega attrezzatissima, è al servizio di tre duchi, Filippo Maria Visconti, Francesco e Galeazzo Maria Sforza. Tra chiese e castelli, residenze ducali e scriptoria conventuali, feudatari e priori, la bottega è impegnata in un'attività variegata e quasi frenetica.
I tarocchi, un'eccellenza tutta bembesca, sono "un sogno di profanità fulgida e assurda", l'emblema effimero della "civiltà degli ori lombardi" evocata da Roberto Longhi. Partendo dalle carte viscontee del mazzo di Brera, affiancate da pochi, sceltissimi pezzi, tra pittura e "arti congeneri", il volume si propone di dipanare, per quanto possibile, alcuni dei molti problemi critici da sempre legati a Bonifacio e ai suoi fratelli.
Dipinti, tavolette e codici contribuiscono così a fare il punto, alla luce anche di recenti acquisizioni critiche, sull'affascinante produzione ancora di registro tardogotico dei fratelli Bembo, realizzata nei e per le principali corti della Valpadana durante i decenni centrali del XV secolo. Oltre ai già ben individuati Bonifacio e Benedetto, ora è infatti possibile tracciare un profilo piuttosto coerente di Ambrogio e Gerolamo.