Commento dell'editore:
Il manoscritto Parigino latino 5690 è al centro di curiosità e interessi fin da quando Pierre de Nolhac, nel suo Pétrarque et l'humanisme, gli dedicò pagine che inaugurarono il filone degli studi petrarcheschi culminato nelle rivoluzionarie ricerche di Giuseppe Billanovich sul ruolo di Francesco Petrarca nella tradizione di Tito Livio.
Sui margini del manoscritto, splendido codice miniato databile tra il XIII e il XIV secolo, Landolfo Colonna prima e Francesco Petrarca poi lasciarono i segni delle loro letture. Il Colonna riportò anche ampi passaggi del commento di Nicola Trevet, appena arrivato ad Avignone sul tavolo dell'illustre committente, papa Giovanni XXII. Dell'inedito commento a Livio, il codice parigino è sicuramente il testimone più antico, benché parziale.
Questo volume ricostruisce la peculiare vicenda del manoscritto pubblicando integralmente le note autografe dei due autorevoli lettori corredate di sistematico commento. Inoltre, per la prima volta, offre un'analisi approfondita delle illustrazioni delle Decadi liviane, suggerendo considerazioni inedite sul rapporto testo-immagine nella coscienza letteraria e artistica di Francesco Petrarca.