Commento dell'editore:
Nell'ambito dell'edizione di tutto Petrarca promossa dalla Commissione per l'Edizione Nazionale in occasione del centenario del 2004 esce il terzo volume delle Senili. Il testo latino, completamente rinnovato anche rispetto alla recente edizione curata da Elvira Nota per "Les Belles Lettres", è accompagnato, come nei precedenti volumi, da un apparato delle fonti e da un apparato critico, nel quale si dà conto delle varianti d'autore nonché dei problemi testuali più rilevanti, ed ha a fronte una nuova traduzione italiana corredata da note esegetiche, che non di rado recano novità in fatto di datazioni, identificazioni, rapporti con i codici della biblioteca petrarchesca e relative postille, particolarità del suo latino. Meritano di essere segnalati in questo volume i nuovi elementi che emergono da una più accurata considerazione del testo della missiva di Sen. XI 7 circa il seguito delle vicende del copista Giovanni Malpaghini, di cui in due epistole del libro quinto Petrarca aveva narrato il primo clamoroso tentativo di fuga. Questo terzo volume include lettere di grande importanza, come il dittico del libro IX sulla questione della sede pontificia o quello del libro XII contro i medici e la medicina, o come il lungo trattato intessuto di citazioni bibliche per un amico che si è fatto monaco (X 1), o il dettagliato racconto autobiografico ispirato a un confronto fra i tempi passati e quelli presenti (X 2), o ancora la commossa evocazione del lutto per la perdita del nipotino Francesco (X 4). A fronte dei libri IX e XII, costituiti solo da due lettere, l'XI ne comprende ben 17, in armonia con la dichiarazione dell'autore di voler scrivere da ora in poi solo epistole brevi, subito peraltro disattesa, per esempio con l'appassionata difesa del generale dell'ordine francescano Tommaso da Frignano (XI 12) o con la narrazione della sincope che interruppe il viaggio a Roma per incontrare il papa (XI 17). Da segnalare infine il tour de force della XI 11, composta di 172 definizioni della vita formate da sostantivo e aggettivo o da sostantivo e genitivo, che per questo suo singolare carattere godette di enorme fortuna e circolò come pezzo a sé stante nella antologie dell'epoca.