Rinascimento sforzesco. Innovazioni tecniche, arte e società nella Milano del secondo Quattrocento


PREZZO : EUR 28,00€
CODICE: ISBN 8860010330 EAN 9788860010339
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore:
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE :
DISPONIBILITA': In esaurimento


TITOLO/DENOMINAZIONE:
Rinascimento sforzesco. Innovazioni tecniche, arte e società nella Milano del secondo Quattrocento

PREZZO : EUR 28,00€

CODICE :
ISBN 8860010330
EAN 9788860010339

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COLLANA/SERIE:


ANNO:
2005

DISPONIBILITA':
In esaurimento

CARATTERISTICHE TECNICHE:
322 pagine
Brossura
cm 17 x 22,5 x 1,5
gr 535

DESCRIZIONE:

Quarta di copertina:
Il filo conduttore del volume, che si sofferma sulle più diverse attività imprenditoriali e mercantili esercitate a Milano tra fine '400 e inizio '500, è rappresentato dall'incessante volontà di sperimentazione in ogni campo dello scibile umano che caratterizzava in quell'epoca il capoluogo lombardo, sulla scia del suo più illustre "cittadino adottivo" Leonardo da Vinci. Un fervore che dominava la maggior parte dei settori produttivi (dalla coltivazione della frutta all'arte vetraria, alla realizzazione delle gemme artificiali, alla filatura della seta), promosso in larga misura dalla corte rinascimentale degli Sforza, soprattutto all'epoca di Galeazzo Maria e di Ludovico il Moro. Un'ansia di sperimentazione e di diffusione delle tecniche produttive ed artistiche sorretta dai continui contatti e scambi con le maestranze di tutta la Penisola, e che vede intrecciarsi strettamente la storia economica, quella artistica e quella politica della città.
Le parole del senese Vannoccio Biringuccio, che all'inizio del '500, passando per la capitale del ducato sforzesco, era rimasto affascinato da una bottega per la lavorazione dell'ottone, esprimono forse nel modo più compiuto quel clima, di cui doveva essere intrisa la Milano rinascimentale, improntato all'esaltazione di ogni attività in quanto specchio dello splendore dell'ingegno e del potere dell'arte. Sono parole che riecheggiano, a due secoli di distanza, quelle di Bonvesin della Riva che definiva la città una grande fabbrica volta alla produzione di merci di ogni tipo, spesso di lusso ed altamente specializzate, che trovavano sbocco fin dal trecento sui principali mercati europei.

Indice:
pag. 1 - INTRODUZIONE
23 - I DA GERENZANO "RICAMATORI DUCALI'' ALLA CORTE SFORZESCA
87 - GIOVANNI DA MONTAIONE E LA MANIFATTURA VETRARIA A MILANO
119 - "NON C'E' INGANNO A QUESTO MONDO CHE RENDA MAGGIOR GUADAGNO". LA CORPORAZIONE MILANESE DEI FABBRICANTI DI PIETRE FALSE
133 - UN FOPPA RITROVATO. L'AUTORE DELLE VETRATE DI S.ELIGIO E DEL NUOVO TESTAMENTO DEL DUOMO DI MILANO
151 - "NOCTIS TEMPORE RAPUIT ET EXPORTAVIT ROTAM''. DISAVVENTURE DELL'UNICO MULINO DA SETA AD ENERGIA IDRAULICA DI MILANO
193 - PROFILI BIOGRAFICO-PATRIMONIALI DI ALCUNI MERCANTI DI CARTA MILANESI (SECONDA METÀ XV-INIZI XVI SECOLO)
233 - FRUTTA E FRUTTAROLI NELLA MILANO SFORZESCA
273 - "O RIBALDO PREVOSTO". PEDOFILIA NELLA MILANO QUATTROCENTESCA
285 - FONTI EDITE E BIBLIOGRAFIA


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