Roma immaginaria

Sulle ceneri del più grande impero l'utopia di un nuovo Stato. Le Variae e l'Italia di Teoderico tra rimpianto e speranza
Antologia tradotta e commentata

PREZZO : EUR 30,00€
CODICE: ISBN 8897805116 EAN 9788897805113
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore: A cura di:
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE : , 7
DISPONIBILITA': Disponibile


TITOLO/DENOMINAZIONE:
Roma immaginaria
Sulle ceneri del più grande impero l'utopia di un nuovo Stato. Le Variae e l'Italia di Teoderico tra rimpianto e speranza Antologia tradotta e commentata
PREZZO : EUR 30,00€

CODICE :
ISBN 8897805116
EAN 9788897805113

AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore: A cura di:

EDITORE/PRODUTTORE:


COLLANA/SERIE:
, 7

ANNO:
2014

DISPONIBILITA':
Disponibile

CARATTERISTICHE TECNICHE:
210 pagine
Brossura con alette
cm 14,5 x 23,5 x 0,8
gr 356

DESCRIZIONE:

Commento dell'editore e terza di copertina:
Le Variae, a tutt'oggi ancora non disponibili in traduzione integrale, raccolgono quasi cinquecento lettere divise in dodici libri, frutto della lunga carriera di Cassiodoro in qualità di dignitario alla corte di Ravenna. Modello di epistolografia per le future cancellerie medievali, quest'opera non solo è il documento letterario più importante per conoscere a fondo il regno italo-gotico, ma rappresenta anche un esempio di enciclopedismo tardoantico per la ricchezza di divagazioni culturali presenti.

Quarta di copertina:
«Vi abbracci un solo desiderio di vivere, voi che siete, come noto, parte di un unico regno»: scrivendo per conto dei sovrani goti Cassiodoro, nella sua lunga carriera politica, si rivolse tanto ai goti, dominatori e in armi, quanto ai romani, inermi e dominati. Sulle ceneri del più grande impero, che la storia antica abbia mai conosciuto, due popoli opposti per etnia, lingua, cultura, religione, vissero insieme per cinquant'anni in un'Italia non più romana e non ancora medievale. Un incontro sfortunato che le Variae documentano con profondità e ricchezza, offrendo l'implicita rappresentazione di un sogno: quello di uno Stato romano-germanico "modello", dove la romanità, pur sconfitta e nel resto dell'Occidente umiliata, potesse ancora avere la sua riscossa ideale. Roma immaginaria, attraverso un'accurata selezione antologica impostata su tre nodi tematici, consente di penetrare all'interno di un periodo storico tra i più affascinanti e meno conosciuti dell'antichità, le cui problematiche irrisolte appaiono spesso di straordinaria attualità. In queste lettere, infatti, non leggiamo soltanto la vicenda drammatica del regno italo-gotico, nato subito dopo il tramonto di Roma, ma il laboratorio "politico" che Cassiodoro ci offre stimola a riflettere su ciò che dell'Italia avverrà in seguito, ponendo interrogativi validi ancora oggi.

Seconda di copertina:
Flavio Magno Aurelio Cassiodoro Senatore (Squillace, 490 ca. – Vivario, 580 ca.) durante il regno ostrogoto in Italia, e in particolare sotto Teoderico, ricoprì i più alti incarichi politici: prima questore (507), poi console (514) e magister officiorum (524), in seguito, dopo la morte di Teoderico, prefetto del pretorio (526), fu, assieme ad altri, un convinto fautore della politica filogotica, volta ad un'equilibrata e pacifica gestione del potere fra i nuovi regnanti germanici e l'antica aristocrazia romano-italica. Anche dopo i burrascosi momenti, seguiti al processo e alla condanna a morte dell'amico Boezio, Cassiodoro si spese come consigliere politico per Amalasunta, figlia di Teoderico, e i suoi successori, Teodato e Vitige. Con l'infiammarsi della guerra fra bizantini e goti, il sogno cassiodoreo di una conciliazione fra germanesimo e romanità in una sorta di Stato misto ideale si infranse; dopo l'esilio a Bisanzio decise di ritirarsi a vita privata, fondando nella sua terra, la correctura Lucani et Bruttii, l'odierna Calabria, un monastero, al cui interno si trovava una copiosa raccolta di codici e uno scriptorium fra i più attivi, modello per i centri monastici successivi. La sua opera può essere divisa in due parti: la prima, legata all'esperienza gotica in Italia, dove spiccano le Variae, mentre ci resta solo un'epitome fatta da Iordane della sua Historia Gothorum, e la seconda, quella durante la vita monastica, dove vanno ricordati il De Orthographia e le Istitutiones divinarum et saecularium litterarum, due testi fondamentali nell'elaborazione della cultura medievale.

Indice:
pag. 7 Premessa
11 PARTE I
13 I. Cassiodoro: scrittore e statista
39 II. Le Variae: letteratura, storia, politica
73 III. Conclusioni
79 PARTE II
81 I. TABELLA CRONOLOGICA RIASSUNTIVA
89 II. AUDIAT UTERQUE POPOLUS QUOD AMAMUS
90 Sinossi
92 III.17 Universis provincialibus galliarum Theodericus rex
94 VII.3 Formula comitivae gothorum per singulas civitates
96 VIII.3 Populo romano Athalaricus rex
98 IX.14 Gildilae viro sublimi comiti syracusanae civitatis Athalaricus rex
104 Note
109 III. RELIGIONEM IMPERARE NON POSSUMUS
110 Sinossi
112 II.27 Universis iudaeis Genua consistentibus Theodericus rex
112 IV.43 Senatui urbis Romae Theodericus rex
114 II.18 Gudilae episcopo Theodericus rex
116 IV.22 Argolico v.i.p. u. Theodericus rex
118 XI.3 Diversis episcopis Senator ppo
122 Note
127 IV. SALVA CIVILITATE
128 Sinossi
130 IV.50 Fausto ppo Theodericus rex
132 II.25 Edictum Theoderici regis
134 IV.14 Gesilae saioni Theodericus rex
136 I.31 Populo romano Theodericus rex
138 vI.19 Formula comitiss archiatrorum
142 IX.21 Senatui urbis Romae athalaricus rex
146 VII.15 Formula ad praefectum urbis de architecto faciendo in urbe Roma
152 Note
157 ABBREVIAZIONI
157 Repertori
158 Bibliografia
163 BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
183 INDICE DEI NOMI
187 INDICE DEI LUOGHI


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