Ruggero II re di Sicilia


PREZZO : EUR 21,00€
CODICE: ISBN 8886810148 EAN 9788886810142
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore: A cura di:
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE :
DISPONIBILITA': Disponibile


TITOLO/DENOMINAZIONE:
Ruggero II re di Sicilia

PREZZO : EUR 21,00€

CODICE :
ISBN 8886810148
EAN 9788886810142

AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore: A cura di:

EDITORE/PRODUTTORE:


COLLANA/SERIE:


ANNO:
2003

DISPONIBILITA':
Disponibile

CARATTERISTICHE TECNICHE:
237 pagine
Brossura
cm 12 x 17 x 1,5
gr 207

DESCRIZIONE:

Commento dell'editore:
La biografia di Ruggero II, fondatore del Regno di Sicilia che portava a compimento la gigantesca struttura politica ereditata dal padre Ruggero I e dallo zio Roberto il Guiscardo, fu scritta da Alessandro di Telese. Legato da rapporti di familiarità con Ruggero e testimone diretto di alcuni degli avvenimenti narrati, Alessandro di Telese sviluppa in quattro libri (di cui l'ultimo interrotto bruscamente per motivi a noi ignoti) il racconto delle vicende del suo "eroe" dal 1127, al 1135 allorché vengono stroncate le ultime resistenze di alcuni irriducibili oppositori asserragliatisi nella fortezza di Napoli.

Indice:
INTRODUZIONE
pag. 5 Cenni su Ruggero II e la sua età
9 L'opera di Alessandro di Telese: valore storico, ideologia, aspetti linguistici
13 Tradizione del testo, edizioni, versioni e commenti
15 Avvertenze alla presente edizione
LIBRO PRIMO
19 Prefazione
21 Cap. I. Morto senza eredi Guglielmo duca di Puglia e nipote di Roberto il Guiscardo, scoppiano molti disordini nel Ducato con l'occupazione di parecchie città, finché Ruggero - figlio di Ruggero I conte di Sicilia - riprende in mano le redini del potere
23 Cap. II. Indole di Ruggero
25 Cap. III. Ancora fanciullo, Ruggero succede nella Contea al fratello Simone e al padre Ruggero I. È tenuto sotto la tutela della madre Adelaide. Già allora è generosissimo verso i poveri
27 Cap. IV. Con l'età si accresce in Ruggero la vigoria nelle armi e l'esperienza di governo, e contemporaneamente l'abbondanza delle ricchezze gli procura grande fama. Invade l'isola di Malta; ma, mentre si appresta ad occupare altri territori, gli giunge la nottzia della morte di Guglielmo e così appronta una flotta e parte per Salerno
27 Cap. V. Ruggero si ferma non lontano dalla città, ancorando le navi al largo. Manda messaggeri ai Salernitani con l'invito a sottomettersi. I Salernitani rifiutano e uccidono Sarolo, uno degli ambasciatori
29 Cap. VI. Mostrando di ignorare l'affronto, Ruggero invia altri ambasciatori e a determinate condizioni si accorda sulla resa della città
31 Cap. VII. Il conte Rainulfo si incontra frattanto con Ruggero, la cui sorella Matilde egli aveva sposato. Alla richiesta del cognato di prestargli l'omaggio feudale oppone un rifiuto, a meno che egli a sua volta non venga onorato dall'omaggio del conte di Oria; ottiene alla fine questo privilegio da Ruggero, al quale presta giuramento di fedeltà. Ruggero quindi entra a Salerno e a lui, sull'esempio dei Salernitani, si sottomettono anche gli abitanti di Amalfi
33 Cap. VIII. Il pontefice Onorio II, avendo saputo della morte del duca Guglielmo e dei tentativi di Ruggero, si dirige a Benevento e scaglia contro quest'ultimo la scomunica. Rainulfo elude il giuramento di fedeltà verso Ruggero
33 Cap. IX. Ruggero per mezzo di ambasciatori tenta invano di ammorbidire l'atteggiamento del pontefice
35 Cap. X. Il pontefice, invitato dagli abitanti a Troia, riceve il loro omaggio e istiga contro Ruggero tutti i notabili della Puglia nonché Roberto principe di Capua. Rientra quindi a Benevento e subito dopo ritorna a Troia, dove - convocato un concilio - lancia di nuovo la scomunica contro Ruggero. Ritiratosi per la terza volta a Benevento, manda via gli ambasciatori di Ruggero venuti a presentargli il suo omaggio
37 Cap. XI. Ruggero, preso atto dell'ostinazione del pontefice, veleggia verso la Sicilia intenzionato a scatenare un conflitto. Il papa ritorna rapidamente a Roma, anche lui preparandosi a combattere per resistere a Ruggero assieme agli alleati
37 Cap. XII. Approntato un ingente esercito, Ruggero attraversa lo stretto di Messina e al primo assalto si impadronisce della torre di Umfredo e la rade al suolo. Accoglie poi la capitolazione di Taranto e di Otranto, città già appartenenti al principe Boemondo e poste sotto la tutela papale. Dopo un lungo assedio riduce in suo potere Brindisi, città di Tancredi. Infine occupa senza alcuna difficoltà Castro, Oria e altri castelli
39 Cap. XIII. Il papa Onorio con i baroni di Puglia si muove all'attacco di Ruggero, che si accampa nei pressi del fiume Bradano
41 Cap. XIV. Venendo a mancare il denaro, i notabili si allontanano da Roberto. Onorio II concede a Ruggero il ducato. I principi pugliesi abbandonano il papa
43 Cap. XV. Il papa Onorio II, ricevuto da Ruggero il giuramento di fedeltà, gli concede le insegne di duca. Ruggero, interrotto l'assedio di Troia, si dirige a Melfi per annetterla al suo dominio e quindi ritorna in Sicilia. Tancredi rientra in possesso di Brindisi
45 Cap. XVI. Ruggero cerca inutilmente di riconquistare Brindisi
45 Cap. XVII. Roberto di Grantmesnil chiede il permesso di ritornare nei suoi territori. Vistoselo negato, abbandona Ruggero
47 Cap. XVIII. Dopo la conquista di Montealto, Tancredi, Grimoaldo e Goffredo si sottomettono al duca Ruggero, che li perdona purché assieme a lui si muovano in armi contro Troia. Gli abitanti di questa città, per paura dell'assedio, chiedono aiuto a Roberto di Capua che però oppone un rifiuto, mentre invece Rainulfo promette di difenderli
49 Cap. XIX. Il conte Rainulfo, vedendo che Ruggero si accinge ad assalire alcuni suoi castelli, abbandona Troia che stretta d'assedio viene conquistata dal duca. Le altre città della Puglia si sottomettono al vincitore Ruggero
51 Cap. XX. Il duca Ruggero si reca a Lagopesole, redarguisce Roberto di Grantmesnil che si era ritirato dal combattimento e gli permette di ritornare nella sua patria
53 Cap. XXI. Il duca Ruggero si dirige subito a Melfi e convoca tutti i baroni di Puglia per fornire ad essi direttive sulla giustizia e la pace. Dopo averne avuta confermata la fedeltà, li congeda e ritorna in Sicilia
55 Cap. XXII. Castrovillari è difesa da Roberto, ma stretta d'assedio viene restituita a Ruggero. Successivamente i Salernitani consegnano al duca il fortilizio della torre maggiore
57 Cap. XXIII. Ruggero conte di Oria, per placare l'animo del duca irritato contro di lui, gli cede Padulo e Montefusco
57 Cap. XXIV. Dopo un nuovo assedio Troia si arrende al duca Ruggero. Roberto principe di Capua si piega anche lui a Ruggero che, dopo averne accolto la sottomissione, ritorna in Sicilia
LIBRO SECONDO
61 Cap. I. In seguito alla sollecitazione dei suoi notabili, Ruggero è acceso dal desiderio di diventare re
63 Cap. II. Il duca Ruggero convoca i baroni del Regno e sottopone al loro esame la proposta, unanimemente approvata, di assumere la dignità regale
63 Cap. III. Nella città di Palermo si delibera l'ascesa al trono del duca Ruggero
65 Cap. IV. Il duca Ruggero viene unto re nella chiesa arcivescovile
65 Cap. V. Sfarzo del palazzo reale ed equipaggiamento del corteo dei cavalieri
67 Cap. VI. Il banchetto regale suscita l'ammirazione di tutti i Principi
67 Cap. VII. Il re Ruggero ingiunge agli abitanti di Amalfi di dare in consegna le fortezze, ma essi oppongono un rifiuto
69 Cap. VIII. Accingendosi ad attaccare Amalfi, Ruggero convoca l'ammiraglio Giovanni. L'ammiraglio Giorgio con la sua flotta controlla le acque territoriali impedendo il rifornimento di aiuti agli Amalfitani
69 Cap. IX. Giorgio di Antiochia assedia la città di Guallo, poi un'altra chiamata Capri e subito dopo Trivento
71 Cap. X. Giovanni Sclavo difende la città dall'assalto delle truppe regie, ma di fronte all'intensificarsi dei loro attacchi è costretto a cedere Trivento. Con l'arrivo del re Ruggero vengono occupate parecchie città
71 Cap. XI. Parecchie fortezze amalfitane si sottometfono a Ruggero, che in seguito a ciò si impadronisce di tutta la provincia
73 Cap. XII. Il duca Sergio si sottomette spontaneamente a Ruggero
73 Cap. XIII. Riccardo, fratello di Rainulfo, sfigura l'ambasciatore di Ruggero tagliandogli il naso e strappandogli gli occhi
75 Cap. XIV. La contessa Matilde, sorella di Ruggero, all'insaputa del marito si reca dal fratello per chiedergli la restituzione dei beni dotali
75 Cap. XV. Il marito di Matilde chiede la riconsegna della moglie e contemporaneamente di Avellino e Mercogliano. Risposta di Ruggero
79 Cap. XVI. Dopo il ritorno degli ambasciatori, il conte Rainulfo respinge le decisioni del re. Ruggero manda in Sicilia la sorella con il figlio di lei
79 Cap. XVII. Temendo la collera del re, Rainulfo si prepara alla guerra
79 Cap. XVIII. Ritornato in Sicilia, Ruggero invita il conte Goffredo a giustificarsi. Costui, sapendo di essere in colpa, cede a Ruggero una parte delle sue terre
81 Cap. XIX. Il re Ruggero attacca Bari. Rainulfo si adopera per venire in aiuto di Grimoaldo; ma desiste dal tentativo su richiesta del principe Roberto
81 Cap. XX. Ruggero assedia Bari e la conquista dopo tre settimane
83 Cap. XXI. Tancredi, dietro compenso in denaro, rinunzia alle sue terre a favore del re con l'intenzione di partire per Gerusalemme
83 Cap. XXII. Gli ambasciatori del principe implorano il re di perdonare Rainulfo. Ruggero comunica loro che manderà a sua volta dei messi al principe
85 Cap. XXIII. I messi del re si recano da Roberto. Risposta di costui
85 Cap. XXIV. Il principe Roberto e il conte Rainulfo, temendo l'ira del re, si dispongono con l'esercito nella valle Caudina. Ruggero si muove ad attaccarli
87 Cap. XXV. Il re Ruggero invia nuovamenre una legazione a Roberto chiedendogli di potere andare a Roma passando per i suoi territori, ma ne ottiene un rifiuto
89 Cap. XXVI. Mentre l'arcivescovo Landolfo si adopera affinché i cittadini giurino fedeltà al re, a Benevento scoppiano gravi tumulti
89 Cap. XXVII. Ambasceria dei Beneventani al principe Roberto al fine di chiedergli aiuto. Il re Ruggero redarguisce lo stesso Roberto per l'ostilità nei suoi confronti
91 Cap. XXVIII. Roberto e Rainulfo si dirigono a Benevento e, entrati nella città, infiammano gli animi dei cittadini contro il re
91 Cap. XXIX. Ruggero assedia Nocera. Per soccorrere i Nocerini, Roberto e Rainulfo si allontanano con l'esercito da Benevento. Interrompendo l'assedio, il re si prepara a combattere contro i nemici che sopraggiungono
93 Cap. XXX. Iniziato lo scontro, Ruggero dapprima ne esce vincitore dopo avere fatto strage dei nemici
95 Cap. XXXI. Grazie al valore di Rainulfo e Roberto, le schiere del re Ruggero sono costrette alla fuga
95 Cap. XXXII. Rammarico dell'autore per l'infausto esito della battaglia e lodi per la fermezza del re Ruggero
97 Cap. XXXIII. Saputo del rovescio occorso al re Ruggero, Tancredi raduna i suoi soldati. Viene accolto dalla città di Gilenzia e successivamente incontra Goffredo, con il quale stipula un accordo contro il re
99 Cap. XXXIV. Gli abitanti di Bari si preparano a combattere contro Ruggero, il quale però - temendo le insidie di Tancredi - conclude un accordo con essi
101 Cap. XXXV. Ruggero ritorna a Salerno. Rafforza i vari castelli con altre truppe, con le quali intende cingere d'assedio Benevento. Successivamente si dirige in Sicilia
101 Cap. XXXVI. Il conte Rainulfo e il principe Roberto si alleano con Tancredi, Goffredo e Alessandro per attaccare con più violenza il re. Avendo saputo dell'arrivo dell'imperatore Lotario a Roma, gli vanno incontro e gli chiedono - senza alcun esito - di muovere guerra a Ruggero
103 Cap. XXXVII. Mentre Ruggero in preda all'ira si muove in armi contro i ribelli, Alessandro si rifugia da Rainulfo e Roberto si reca a Pisa in cerca di aiuto
105 Cap. XXXVIII. Il re occupa molti territori appartenenti ai ribelli. Espugna la città di Matera, prendendo prigioniero Goffredo figlio di Alessandro. Sfortunate vicende di quest'ultimo
105 Cap. XXXIX. Il re giunge presso la città di Armento e la conquista
107 Cap. XL. Conquista del castello di Auso. Goffredo viene mandato in esilio
107 Cap. XLI. Il re assedia Montepeloso. Tancredi accorre in aiuto degli assediati. I due eserciti si scontrano con alterna fortuna
109 Cap. XLII. Accorgimenti del re per espugnare più facilmente Montepeloso
109 Cap. XLIII. I soldati di Ruggero cercano di abbattere il barbacane con uncini di ferro
111 Cap. XLIV. Mentre gli abitanti si rifugiano in un'altra parte, l'esercito del re invade la città abbandonata fino a che i difensori si arrendono
111 Cap. XLV. Montepeloso è occupata dal re e i ribelli vengono catturati
111 Cap. XLVI. Ruggero di Flenco, avversario del re, viene impiccato. Tancredi è mandato in prigione in Sicilia. Montepeloso viene distrutta
115 Cap. XLVII. Ruggero decide di assediare Gilenzia, ma poi cambia parere
115 Cap. XLVIII. Rainulfo, appresa la condizione critica degli alleati, rinnova l'alleanza con i Beneventani; successivamente si rifugia con l'esercito nella valle Caudina
117 Cap. XLIX. Il re Ruggero attacca Bisceglie e occupa Trani; a Bari distrugge poi le torri e infine si dirige a Troia
117 Cap. L. Rainulfo, atterrito dall'imminente arrivo del re, si dirige a Napoli e lì chiede e ottiene il sostegno del comandante delle truppe
119 Cap. LI. Riccardo consegna al re, accettando uno scambio, il castello di Sant'Agata
119 Cap. LII. Il re Ruggero mentre è diretto a Melfi punisce l'arroganza della città di Ascoli
119 Cap. LIII. Dopo avere disposto guarnigioni militari intorno a Benevento e Capua, Ruggero ritorna in Sicilia
121 Cap. LIV. Ruggero si dirige a Salerno e raduna le truppe. Incendia il castello di Prato, mentre altri gli si sottomettono
121 Cap. LV. Ruggero conquista i castelli di Palma e Sarno. Il principe Roberto ritorna da Pisa
123 Cap. LVI. Una torre nei pressi del fiume Scafati capitola e viene occupata dal re Ruggero mentre contemporaneamente è distrutto il ponte. Il principe Roberto si rivolge di nuovo a Pisa
125 Cap, LVII. Il re Ruggero assedia Nocera, ma gli abitanti oppongono una forte resistenza
127 Cap. LVIII. Rainulfo cerca di attraversare il fiume con le imbarcazioni, ma fallisce nel tentativo ed è costretto a malincuore a tornare indietro
127 Cap. LIX. Accorgimenti di Ruggero per conquistare Nocera. I difensori, atterriti, dichiarano di volersi arrendere
129 Cap. LX. Nocera si sottomette al re Ruggero, dopo avere stipulato accordi reciproci
129 Cap. LXI. Il re invade i territori del conte Rainulfo
131 Cap. LXII. Rainulfo chiede la pace al re
131 Cap. LXIII. Rainulfo viene accolto benignamente dal re Ruggero
133 Cap. LXIV. Ruggero propone al principe Roberto le condizioni da rispettare per la pace. Ugo di Boiano, temendo l'ira del re, ne implora il perdono. Il duca Sergio non si cura degli ordini del re e a lui si unisce Raimpoto
135 Cap. LXV. Il re Ruggero si reca al monastero di Telese ed è accolto onorevolmente dai monaci
135 Cap. LXVI. Il re Ruggero si dirige a Capua. Cenni sulle caratteristiche di questa località e sull'origine del suo nome
137 Cap. LXVII. Nell'entrare a Capua, il re Ruggero è accolto con l'omaggio del clero e del popolo. Il duca Sergio gli giura fedeltà
139 Cap. LXVIII. Il re Ruggero si accampa tra Morcone e Pontelandolfo
139 Cap. LXIX. I Conti di Borrello prestano omaggio al re
141 Cap. LXX. Raimpoto annega in mare con il figlio. Ruggero, licenziato l'esercito, si dirige a Salerno e successivamente ritorna in Sicilia
LIBRO TERZO
143 Cap. I. Ruggero si ammala. Muore sua moglie Alberia. Essendosi diffusa la falsa notizia della morte del re, il principe Roberto da Pisa si dirige a Napoli con una schiera di soldati
143 Cap. II. Rainulfo, pensando che il re sia morto, cerca di recuperare le terre perdute
145 Cap. III. Guarino, cancelliere del re, e l'ammiraglio Giovanni difendono la Terra di Lavoro contro Rainulfo
147 Cap. IV. Il cancelliere Guarino e l'ammiraglio Giovanni incitano i cittadini di Aversa ad essere fedeli al re. Giovanni poi manda a chiedere aiuti in Puglia
147 Cap. V. Roberto, Rainulfo e Sergio, basandosi sulla presunta morte del re, sperano in un felice esito circa la riconquista delle loro terre
149 Cap. VI. Gli abitanti di Aversa si sottomettono al principe Roberto. Guarino e Giovanni si preoccupano nell'interesse del re di difendere le varie città
151 Cap. VII. L'esercito pisano su suggerimento del principe Roberto si accampa presso il Ponte di Selce. Il cancelliere Guarino cattura i seguaci di Roberto e li invia dalla città di Aversa a Salerno
153 Cap. VIII. Il fiume Clano divide i due eserciti. Le truppe del principe Roberto sono tormentate dalla mancanza di pane
153 Cap. IX. Il re Ruggero entra a Salerno, e qui si informa dell'andamento dei fatti
155 Cap. X. Il re Ruggero si lagna degli Aversani infedeli, del cognato Rainulfo e anche degli altri che avevano partecipato alla cospirazione
157 Cap. XI. Sentendo che il re si appresta ad attaccare Aversa, gli abitanti fuggono a Napoli, dove sopraggiunge il conte Rainulfo in preda al terrore. Riccardo, abbandonato il figlio in ostaggio al re, si dà alla fuga
159 Cap. XII. Il re Ruggero dà alle fiamme Aversa
159 Cap. XIII. Ruggero appicca l'incendio ai sobborghi di Napoli. Successivamente ordina ai suoi soldati di devastare nuovamente Aversa
161 Cap. XIV. Il cancelliere Guarino con il sostegno delle truppe riconduce alla fedeltà verso il re le città nemiche, minacciandole di incendiarle
161 Cap. XV. Le città dí Caiazzo e Sant'Agata si rifiutano di sottomettersi al re
163 Cap. XVI. Il re assedia Sant'Agata e gli abitanti atterriti chiedono e ottengono la grazia. Successivamente Ruggero si affretta ad andare a Caiazzo
165 Cap. XVII. Gli abitanti del castello di Caiazzo si sottomettono al re
165 Cap. XVIII. Ruggero giunge ad Alife, e lì ammira la bellezza del paesaggio
167 Cap. XIX. Il re Ruggero si muove all'assedio di Napoli. Descrizione di questa città
167 Cap. XX. Avendo compassione del suo esercito, Ruggero toglie l'assedio a Napoli
171 Cap. XXI. Il re Ruggero si dirige a Cuculo e la ricostruisce; ordina poi di riedificare Aversa
171 Cap. XXII. I Napoletani, afflitti dalla penuria di cibo, sono presi dal terrore
173 Cap. XXIII. I Napoletani si rivolgono ai Pisani chiedendo forze navali
173 Cap. XXIV. I Pisani invadono e devastano Amalfi
175 Cap. XXV. Il re Ruggero, assaliti i Pisani, ne uccide molti e altri ne fa prigionieri
175 Cap. XXVI. Il principe Roberto, ritornato a Pisa con la flotta degli alleati, dispone nuovi preparativi di guerra. GIi altri capi rimangono a Napoli per difendere la città
177 Cap. XXVII. I Beneventani accolgono il re. Ruggero nomina poi il figlio Anfuso principe di Capua
179 Cap. XXVIII. Il re Ruggero visita il monastero di Telese ed è accolto onorevolmente dai monaci
181 Cap. XXIX. Ruggero promette all'abate la restituzione del monte che si erge sopra il monastero
183 Cap. XXX. Viene fortificata Caiazzo. Elezione di Guglielmo arcivescovo di Capua
183 Cap. XXXI. L'arcivescovo Guglielmo e Anfuso figlio di Ruggero sono accolti festosamente dai Capuani. Tutti i notabili giurano fedeltà al loro principe Anfuso
185 Cap. XXXII. Il re Ruggero designa alla difesa della Terra di Lavoro, con un preciso criterio di avvicendamento, alcuni suoi uomini fidati
185 Cap. XXXIII. Accingendosi a ritornare in Sicilia, Ruggero si preoccupa di ispezionare parecchie località
187 Cap. XXXIV. Fortificate le città di Coteo e Ceppaloni, Ruggero si dirige a Salerno
187 Cap. XXXV. Ruggero ordina che si conceda ai monaci dell'abbazia di Telese la proprietà del monte da loro richiesto, e inoltre dona ad essi un'abbondante quantità di argento
LIBRO QUARTO
191 Cap. I. Il conte Adamo con la sua cavalleria compie varie scorrerie contro Napoli
191 Cap. II. Cessando il conte Adamo, nel compito di sottomettere i Napoletani gli succede Roberto
193 Cap. III. Descrizione ed elogio dei virtuosi costumi di re Ruggero
195 Cap. IV. Virtù militari e moderazione di Ruggero
197 Cap. V. Sergio si dirige a Pisa per chiedere aiuto contro il re. Il re Ruggero nomina i due figli Ruggero e Tancredi rispettivamente duca e principe di Bari. Nell'assedio contro i Napoletani, Simone conte di S. Angelo subentra al conte Roberto
199 Discorso dell'abate Alessandro di Telese al re Ruggero
209 CRONOLOGIA
211 INDICE DEI NOMI
221 BIBLIOGRAFIA


ARGOMENTO: , , , , ,
GENERE: , ,