Santa Trofimena di Minori sulla Pomice di Ravello


PREZZO : EUR 24,00€
CODICE: ISBN 8898817142 EAN 9788898817146
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore:
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE :
DISPONIBILITA': In esaurimento


TITOLO/DENOMINAZIONE:
Santa Trofimena di Minori sulla Pomice di Ravello

PREZZO : EUR 24,00€

CODICE :
ISBN 8898817142
EAN 9788898817146

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COLLANA/SERIE:


ANNO:
2014

DISPONIBILITA':
In esaurimento

CARATTERISTICHE TECNICHE:
112 pagine
Brossura
cm 15 x 21 x 0,8
gr 195

DESCRIZIONE:

Quarta di copertina:
"In questo libro ho voluto ricostruire, per quanto possibile, la figura di S. Trofimena di Minori, la santa dei cristiani che in questo vico romano chiamato Taurentur, vollero far giungere le reliquie della martire da contrapporre al rito pagano che quelli del Monte Urano, Dio del Tempio dei Parti di Cibele, svolgevano intorno al Noce della Torre di San Nicola, capitale della Longobardia Minor".
Così, Arturo Bascetta, incallito esperto e cronista di storia, con alle spalle oltre 150 pubblicazioni con diverse case editrici sulle origini di paesi e cognomi del Mezzogiorno, ci incammina in questo affascinante viaggio nel tempo. La storia cristiana della Costiera ebbe inizio nel 1065, quando si videro tornare le navi slave dei Normanni di Drogone e Braccio di Ferro, giunte a cristianizzare l'Urbe Regina, capitale dei bizantini. Lo fecero per ordine del Papa, fondando prima l'arcidiocesi di S. Maria in Principio, fra Lurano e Laurito del Monte Maggiore, con l'intento di contrastare i medici della Scuola Medica Salernitana, gli speziali costantinopolitani, coi loro intrugli, che da Malfia si spostavano ad infastidire il Casale fondato da Positano.
Era la Montagna Mediana di Urano: sopra la chiamavano Partenos, per via dell'Arco dei Parti, e sotto Taurentur, ma dal lato del fiume Regina, fino al fiume del Noce delle Streghe, preso d'assalto, a sua volta, dai Longobardi Beneventani, che vi fondarono la Torre di San Nicola Confessore, Ad Novas, la sede della Nuova Longobardia
S. Trofimena, perciò, nacque per contrastare i Pagani, e divenne Episcopio dipendente da S. Maria in Principio del Muro, soggetta alla capitale dei Longobardi, chiamata Ad Novas, l'ex Torre del Noce, facendo scappare i Pagani dall'altro capo del Monte Mediano. Quando il fiume di S. Maria Regina divenne Rio Sicco ed inondò di Pomice l'arena maris di Minori, S. Trofimena fu sotterrata dalla rena che scendeva da S. Maria Pomice per la gran gioia del nemico bizantino che, tornato sulla Montagna della Vena Regina, usurpò il territorio, dissotterrò le reliquie di S. Trofimena, e le traslò a S. Giovanni a Pontone, intorno a cui un vescovo bizantino fece nascere la sua chiesa rinominando S. Trofimena col nome di S. Febronia, come la chiamavano i Greci, fondando un'altra capitale: Bella Amalfitana.
Ne seguirono i litigi col papa che, dalla montagna sacra di Nova, nel solo nome del Santissimo, urlava ai Labellani napoletani di restituire a Minori le reliquie della Martire e, a tutti gli altri, di fermarsi, tanto era il caos. Fu necessaria la Santa Pace per far risorgere il Marchesato pontificio dei tre Principati: Minori, Salerno, Nusco.
Tutte le chiese ritornarono ai rispettivi episcopi metropolitani. S. Maria in Principio di Pomice e la sua S. Trofimena furono quindi riassegnate a Minori, sede del I Principato, nel cui territorio rientrava l'insula beneventana del Papa, S. Nicola, la capitale della Longobardia Minor. Purtroppo l'imperio durò solo tre anni, per via della seconda distruzione. Stavolta ne approfittarono i Salernitani di Gisulfo che, costruita la chiesa della Trinità evangelica di S. Leone, e la Scola dei monaci nicei nella Torre di S. Ziro, tentarono di usurpare le reliquie della Martire, trascinandole a Salerno. Per fortuna tornarono i Normanni e il Papa che rifondarono gli episcopi e li assoggettarono ad un'altra capitale: Civitate Dei. Ma arrivò il terremoto del 1088 e tutto fu distrutto e annesso alla metropolia dello stato di Casamare, dando il via all'era della Recuperazione, cioè della rinascita, del Ducato Amalfitano.

Indice:
1. 3 MONTI PER 3 PRINCIPATI: MINORI, SALERNO, NOVA. TAURENTUR MEDIANO, AURIO, MAGGIORE
pag. 9 - Regno di Dio: Repubblica Papalina contro i Re
10 - Il Papa vuole il Viceregno bizantino di Regina
12 - M. Aurio: Loco Santi sopra Harsina (Salerno)
14 - M. Mediano di Botte e santa Rosa à S. M. Fontanella
15 - Vigne e castagni di Lurano fino a Tramonti
17 - Qui i vici romani di Irculano e Taurentur
17 - S. Maria Maggiore Arcidiocesi primaziale
2. S. TROFIMENA DEI CRISTIANI DI S. MARIA MAGGIORE. LA SCOLA MEDICA DEI NICEI DI 'LU RANO'
19 - Medicina turca dell'ortodossia di Principi e Re
20 - La Scola era nella Torre dello S. Ziro di Lurano
21 - Da Tramonti il sostegno alla Martire cristiana
22 - Il culto di S. Trofimena: più potente dei medici
23 - Teodonanda di Trasmonti grida al miracolo
3. L'INVASIONE DI ROBERTO IL GUISCARDO SU SALERNO. GISULFO SCAPPA SUL MONTE MEDIANO
24 - La ribellione del Guiscardo cognato di Gisulfo
25 - Normanni dell'Est a Napoli, Dogi e Lupo in fuga a Regina
26 - Greci sul Castello à Toro della Scola di Regina
27 - Sergio è tornato a Mons Taurentur della Vena
28 - Guiscardo caccia Gisulfo da Sorrento e Meta
29 - Gisulfo: via i Greci e Protospata dalla Montagna di Lurano
30 - È Principato longobardo a Taurentur di Minori
4. LA CAPITALE È SALERNO CON S. PIETRO A CASTELLO VETERE. MINORI SEDE DI PRINCIPATO TAURENTUR
31 - Gisulfo porta l'arcivescovo Alfano I sul Regina
32 - Alfano I fa nascere una metropoli anche a Taurentur
34 - Guiscardo: via tutti da Lurano, Regina e Salerno
37 - Gisulfo e i Dogi greci in fuga su Capuana e Nola
37 - Guiscardo nella Reggia di S. Pietro à Castello Vetere
38 - È Re dei Romei: il papa sloggia sul Noce di Nova
39 - Scuola cristiana di S. Pietro à Castello
40 - Il Principato assorbe il Ducato di Sorrento
5. IL PAPA SU SAN NICOLA VECCHIO A PORTA NOVA PER 3 ANNI. E NACQUE LA REPUBBLICA DI CIVITATE DEI
42 - Il Papa fonda Nova Noce beneventana a S. Nicola
43 - Enrico IV, Gisulfo e Greci contro Papa e Guiscardo
44 - La morte che giunge sempre improvvisa
48 - Gisulfo torna e strappa Sorrento a Salerno Vetere
50 - Ad Novas della Porta, la 'Civitate Dei' del Noce
51 - Civitate Dei: Diocesi 'S. Agata' del papa di Roma
52 - Il terremoto del 1088 e la pace negli stati
53 - Santa Tregua fra Duchi, Comes e Principi
55 - Curia Papale: la Repubblica di "Civitate Dei"
6. SALERNO PRINCIPATO CITRA I, GOLETO-NUSCO È CITRA II. IL MARCHESATO DELLA LONGOBARDIA MINOR
56 - S. Pietro à Castello ex Reggia di Salerno
57 - S. Maria di Urbe Regina di Minori: Principato
58 - S. Matteo Urbe Salerno, Principato detto Citra I
60 - Goleto di Nusco, Principato detto Citra II
61 - Monte Gauro, provincia di Ducato Apulia
62 - Nucera, provincia di Ducato Actum dei turchi di at-Rano
7. I GRECI INVADONO MINORI: LA CAPITALE A S. GIOVANNI DI SCALA. S. FEBRONIA BIZANTINA È S. TROFIMENA
66 - Pontifex inviato dal patriarca a Urbe Regina
66 - L'invasione dell'Imperatore Giovanni a Scala
67 - Imperiali di Mastalo sopra Minori: via Gisulfo
68 - Minori allarga i confini: a Scario coi Napoletani
69 - Hururam, 'Muro' di Minori, a Vicaria di Bisanzio
69 - Mauro e S. Trofimena trasferiti a Pontone!
71 - S. Trofimena a patrona, ma la chiamano Febronia
74 - Leggenda docet. Giovanni la voleva a Pontone
8. POMICE E PONTONE SI STACCANO DALLA CAPITALE. NASCE RAVELLO DA UN PEZZO DI MINORI
76 - Donano terre a Minori capitale e poi si distaccano
77 - Minori assorbe Malfia e l'ex S. Matteo dei Giudei
78 - Costantino è Pontifex a S. Maria della Pomice
79 - Mauro cede a Ravello S. Matteo di Forcella
9. ADDIO ALL'ARCIDIOCESI DI S. MARIA DI S. PIETRO À CASTELLO: SALERNO. L'EPISCOPIO DI S. TROFIMENA TORNA A CASA
80 - Episcopio a S. Marco e S. Demetrio: Antiquarium
80 - Minori torna all'Arcidiocesi S. Maria del Comite Maurone
81 - Latini del SS. vendono beni della Trinità dei Giudei di Trinità
82 - S. Trofimena ha anche un nuovo Casale: Campolongo
82 - Fiume Malfia si trasformò in lapilli fino a Minori
83 - Il fluvio Vetere è di pomice, ma prima sfociava nell'Arena
84 - L'arcivescovo Pietro II di S. Nicola voleva S. Trofimena a Nova
85 - Minori annessa invece all'Arcidiocesi di Casamare
86 - Giudei da Capuana a Capua: la maledizione
88 Appendice Documentaria delle Note


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