Lauro Martines viaggia nella Firenze del Quattrocento per indagare una delle figure più conosciute e, forse, incomprese di quel periodo: Girolamo Savonarola, il frate domenicano che con le sue prediche infuocate e il suo carisma trascinante ebbe un ruolo decisivo nell'avventura della Repubblica fiorentina. Scomunicato dal papa nel 1497 e morto sul rogo l'anno dopo, Savonarola è passato alla storia come un fanatico religioso e un demagogo reazionario, che invitava i suoi seguaci a bruciare i loro beni mondani nel falò delle vanità. Ma il giudizio storico sul frate domenicano deve essere molto più meditato di una condanna senza appello e deve tenere presente la complessità del personaggio e il contesto in cui si muoveva, i suoi ideali, le sue capacità politiche e le forze contro cui lottò, ma anche quelle che seppe suscitare e non potè controllare.