Commento dell'editore e quarta di copertina:
«Si giungerà certo un giorno a riscoprire la saggezza universale, la luce cosmica che ora riposa quasi come in un sepolcro: la si riscoprirà quando si imparerà nuovamente a leggere nel cosmo, quando si farà l'esperienza della risurrezione di ciò che venne nascosto durante l'epoca intermedia fra le due epoche spirituali, quella antica e la nuova...»
10 conferenze tenute a Dornach, dal 4 al 13 gennaio e dal 19 al 22 aprile 1924
Indice:
Rosicrucianesimo e Principio iniziatico moderno
pag. 9 Prima Conferenza. Dornach, 4 gennaio 1924
L'indagine dell'evoluzione cosmica fondata ancora sulla comprensione delle gerarchie spiriruali, nel 9° - 10° secolo. La prima gerarchia e l'esistenza saturnia: il calore. La seconda gerarchia e il trapasso all'evoluzione solare: luce e aria. La terza gerarchia e il passaggio all'evoluzione lunare: origine ed essenza dei colori. La quarta gerarchia, l'uomo originario e la Terra; origine della vita, dello stato solido e dell'esperienza animica. Vacuità della moderna concezione del mondo.
26 Seconda Conferenza. Dornach, 5 gennaio 1924
Un insegnamento nei misteri del secolo dodicesimo: saggezza e autoconoscenza dell'uomo potevano ancora scaturire dalla confluenza di due elementi: la comprensione della rivelazione spirituale accolta in alta montagna e l'illuminazione dei segreti della natura conseguita nelle profondità della terra. Raimondo Lullo e il suo rapporto con il Verbo cosmico. L'inizio della disciplina dei rosacroce
40 Terza Conferenza. Dornach, 6 gennaio 1924
Il carattere della rivelazione spirituale nel tardo medioevo. La confraternita rosicruciana della conoscenza. La rivelazione simbolica: sua interpretazione e problematicità crescente della sua diffusione. Insorgenza di timori conoscitivi. Raimondo di Sabunda e Pico della Mirandola. Il sacrificio della conoscenza degli astri e l'impulso di libertà. Persiste in singoli individui, fino nel secolo decimonono, una conoscenza del sentimento.
53 Quarta Conferenza. Dornach, 11 gennaio 1924
Dottrina dell'intelligenza e del dèmone dei pianeti; Agrippa di Nettesheim. L'uomo originario in quanto essere solare e "intelligenza"dell'astro terrestre; sua eccessiva congiunzione con la materia terrestre. La trasformazione del rapporto fra il Sole e la Terra: l'impulso del Cristo. Faust e lo spirito della Terra. La dottrina rosicruciana sul vero rapporto fra il sistema tolemaico e il sistema copernicano. Alienazione e nostalgia dell'uomo moderno. L'inizio dell'epoca micheliana
66 Quinta Conferenza. Dornach, 12 gennaio 1924
Due insegnamenti di una scuola scientifico-spirituale protrattasi fino al secolo decimonono: la comprensione di certe forme simboliche della scienza dello spirito, mediante l'esperienza dello scheletro e dell'interno dell'osso. La formazione dell'organizzazione del midollo spinale e del cervello: loro rapporto col Sole e con la Luna; loro immagine riprodotta nell'occhio e nell'organo dell'olfatto. L'organo che si trova nel capo, alla radice del naso: un "uomo in piccolo". La conoscenza della natura della materia viene trasmessa da quell'organo cefalico; la conoscenza della natura della forma dall'esperienza dell'interno delle ossa. Dottrina di Aristotele sulla conoscenza di materia e forma nel minerale, nella pianta, nell'animale e nell'uomo
80 Sesta Conferenza. Dornach, 13 gennaio 1924
Carattere soggettivo delle iniziazioni antiche: si scopriva ciò che gli dèi avevano introdotto nei diversi componenti dell'essere umano e che, per effetto della resistenza offerta dagli elementi, poté venire inscritto nella luce astrale. La luce astrale come memoria evolutiva dell'umanità. Le idee dell'uomo moderno si volatilizzano nell'etere calorico. Christian Rosenkreutz e la trasformazione della scienza naturale materialistica. L'iniziazione moderna ha carattere oggettivo: si tratta di apprendere la lettura di ciò che epoche passate iscrissero nella luce astrale. L'essenza di Michele.
La Festa di Pasqua alla luce della Storia dei Misteri
96 Prima Conferenza. Dornach, 19 aprile 1924
La connessione fra la festa cristiana della Pasqua e certi culti misterici pagani. Cerimoniale e struttura del culto autunnale di Adone: morte, sepoltura, risurrezione. Il culto come immagine del processo iniziatico svolto nel segreto dei misteri; il processo di iniziazione come immagine di eventi cosmici spirituali reali. Presa di coscienza del segreto della morte. Il mistero del Golgota. Ciò che nell'iniziazione antica veniva sperimentato dall'anima, grazie al Cristo si compì nell'intera natura umana. Dopo il Golgota divenne visione temporale di un evento storico-terrestre ciò che prima era stato un sollevarsi spaziale verso l'essere del Sole. La nuova festa della risurrezione in primavera. Trasformazione della natura umana. Il pensiero della risurrezione materialistica e l'antroposofia.
110 Seconda Conferenza. Dornach, 20 aprile 1924
Le grandi festività: presa di coscienza della connessione fra uomo e cosmo. Il rapporto di epoche antiche con le forze lunari del Padre, e quello di tempi ancora più antichi con le forze solari del Figlio. Nascita terrestre e nascita lunare; gli effetti della necessità. La "seconda nascita" verso il trentesimo anno di vita: nascita solare; possibilità di una libera configurazione di se stessi. La conoscenza si ritira entro i misteri, soprattutto quella delle forze solari. I cinque gradini dell'iniziazione, fino al sepolcro del "Risorto". Il contenuto profondo della festa di Pasqua, come esperienza umana di tale gradino evolutivo. L'ingresso delle forze solari nella sfera terrestre, quando andò perduta la possibilità di quel tipo di iniziazione. Il mistero del Golgota.
128 Terza Conferenza. Dornach, 21 aprile 1924
L'aspetto astronomico della festività pasquale e sua connessione col segreto della Luna. Azione della Luna. La formazione prenatale del corpo eterico, con l'intervento delle entità lunari, grazie alle loro esperienze con gli altri pianeti. In certi misteri antichi si diveniva partecipi di quella formazione del corpo eterico umano, e in particolare della collaborazione fra Sole e Luna; l'esperienza umana della Pasqua. Tale esperienza si fa astratta, riducendosi a una determinazione cronologica fra Terra, Luna e Sole. Confusione dovuta alla sovrapposizione dei misteri autunnali e di quelli primaverili. Nei misteri autunnali si celebrava l'ascesa dello spirito dopo l'esperienza della morte: il loro nesso col mistero del Sole. Nei misteri di primavera si sperimentava la discesa dello spirito dall'esistenza pre-terrestre.
143 Quarta Conferenza. Dornach, 22 aprile 1924
I misteri, la libertà e l'antroposofia. L'incendio di Efeso e quello del Goetheanum; da misfatti così gravi può scaturire un fattore di progresso. La saggezza dei misteri di Efeso. Jehova. L'uomo cosmico pre-terrestre, nel suono e nella luce. Dopo l'incendio la saggezza del tempio si effonde come scrittura cosmica nell'etere universale; rivive poi in Aristotele e Alessandro, configurandosi in scrittura di pensieri umani: le categorie di Aristotele. L'antroposofia e la risurrezione della saggezza cosmica, dopo la sua latenza nei tempi trascorsi da allora. Trasformazione dell'impulso nato dal Goetheanum, per effetto dell'incendio. Stato d'animo pasquale nell'antroposofia.
157 Note