RAPPRESENTAZIONI SACRE: LE SANTE DONNE AL SEPOLCRO (ACQUAPENDENTE, 19 APRILE 2014)

Sarà in anteprima mondiale la sacra rappresentazione in forma drammaturgica di sabato 19 aprile del Dramma Liturgico Le sante donne al Sepolcro, scritto nell’Abbazia di Fleury nel X secolo: un evento artistico musicale di grandissimo valore storico riproposto per la prima volta, dopo secoli, così come lo eseguivano i monaci dell’antico monastero, che animerà la Basilica Concattedrale e la Cripta che custodisce il Sepolcro ad Acquapendente (VT), principale centro della Via Francigena.
 
Nel 990 il monaco Sigerico parte alla volta di Roma per ricevere il pallio da papa Giovanni XV che lo ha nominato vescovo di Canterbury. Sigerico è noto per essere stato il primo a documentare il proprio viaggio sulla Via Francigena, al ritorno da Roma. Tra le tappe segnalate si distingue dalle altre la Basilica del Santo Sepolcro di Acquapendente che contiene la copia più antica, fra le rare esistenti, del Santo Sepolcro di Cristo a Gerusalemme.
 
In occasione della coincidenza della data di Pasqua del 990, con quella di quest’anno (20 aprile), dalle ore 20,00 del Sabato Santo sarà possibile assistere prima alla Solenne Celebrazione con la benedizione del fuoco sul sagrato del Duomo e in cattedrale alla Santa Veglia di Pasqua e, a seguire, alla sacra rappresentazione, il cui testo, conservato in un manoscritto redatto successivamente alla composizione, fu conservato nella Biblioteca Municipale di Orléans e sicuramente eseguito davanti al Sacello ad ogni Pasqua, dopo che una delle tante copie redatte dagli amanuensi per diffondere nei monasteri d’Europa gli sviluppi liturgici, arrivò ad Acquapendente.
 
Egli si è sicuramente intrattenuto con i monaci per concelebrare la liturgia del sabato e cantare al Mattutino di Pasqua il “Quem quaeritis”, un esempio di tropo, innesto letterario o musicale ai testi liturgici codificati che verrà poi definito “Dramma liturgico”. Il testo, che attinge dal Vangelo di Giovanni, racconta della visita al Sepolcro di Maria Maddalena, Maria di Giovanni e Maria Salomè, “Ungamus corpus sanctissimum&hellip” interpretate all’epoca dai monaci cantori gregorianisti. L’azione culmina nell’incontro tra Maria Maddalena e l’angelo, che si rivelerà essere il Cristo: “Quem quaeritis in sepulchro, o Christicole?” “Jhesum Nazarenum crucifixum, o Celicole”. “Chi cercate nel sepolcro o cristiane?”, “Gesù di Nazareth o creatura del cielo”.
Molto probabilmente fu lo stesso Sigerico ad impersonare l’Angelo, mentre altri suoi tre confratelli avrebbero dato voce alle Marie, l’Abbate del convento a Pietro e un altro monaco a Giovanni.
 
Ad animare questa unica rappresentazione saranno, per le voci, Francesca Del Bianchi, Laura Bondì, Nora Tigges, Edoardo Boccoli, Antonio Vignera (che ne cura anche l’adattamento e la direzione), Don Enrico Castauro; per gli strumenti, Luigi Polsini e Sofia Presta (vielle), Virginia Vignera (arpa), Fabio Refrigeri (liuto), con la partecipazione straordinaria di Maurizio Giammarco al sax soprano.
Ingresso gratuito
Info: Centro Visite Comune di Acquapendente. Tel. 0763/730065
 
Per approfondire:
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