Quarta di copertina:
Le vicende qui ricostruite esclusivamente sulla base di documenti certi hanno come centro focale Settefrati e come quadro di riferimento o contesto storico la Valle di Comino, alla quale il paese sotto ogni aspetto appartiene. Per fare storia, è detto nella prefazione non bastano i fatti ( i documenti ), ma occorre interpretarli e questo non è possibile senza un contesto.
Da questa impostazione emergono due quadri di avvenimenti, che si completano a vicenda ed interagiscono: l'uno di carattere locale incentrato su Settefrati, l'altro di carattere generale che abbraccia tutta la valle.
Nel primo quadro gli argomenti di maggior rilievo sono: il pellegrinaggio pre-cristiano alle sorgenti del Melfa; le testimonianze romane nel territorio; una via romana detta Marsicana; un piccolo Ospizio su tale via in epoca alto-medioevale; la prima azienda agricola; le prime chiese del luogo; l'origine del castello; Settefrati eretto a gastaldato; le prime istituzioni civili; le altre chiese; l'Ospedale dei Giovanniti ; la cinta muraria del "castrum" e vari personaggi.
Tra i personaggi, fra Alberico monaco, protagonista di una "Visione" pre-dantesca dell'oltretomba, una delle fonti della Divina Commedia.
Nel secondo quadro gli argomenti di maggior rilievo sono: la centuriazione dell'agro atinate; la prima evangelizzazione nella valle; la Chiesa di Atina, per quanto molto antica ed insigne, non può dirsi di origine apostolica; le prime chiese storiche della diocesi di Sora; i tre presunti vescovi di Sora, e personaggi vari delle tre Case dominanti nel Cominese: i conti dei Marsi, i conti e i signori d'Aquino e i Cantelmo.
Figure di spicco: Tommaso d'Aquino del ramo cadetto di Alvito, conte di Acerra e braccio destro di Federico II, e Piergiampaolo Cantelmo.
Indice:
pag. III Dedica al popolo di Settefrati
VII Prefazione
XIII Introduzione
Capitolo I. Note introduttive
3 Aspetto geografico
5 Aspetto idrografico: "L'Acqua santa" di Pietrafitta
8 Un villaggio cavernicolo. Fregi ed incisioni in pietra a Settefrati centro
Capitolo II. Barlumi nella notte dei tempi
15 Pellegrinaggio pre-cristiano alle sorgenti del Melfa: il deposito votivo di Capodacqua
20 La dea Mefite e culti affini
23 Incerte vestigia sannitiche in Val Comino
26 Testimonianze romane. La centuriazione dell'agro atinate
27 Una epigrafe romana in contrada San Paolo. Rinvenimenti archeologici a Casa Firma
29 Via romana detta "Marsicana" tra Settefrati e San Donato. Altre vie romane nel Cominese
Capitolo III. I primi albori
35 Prime testimonianze cristiane nella valle
39 La Chiesa di Atina e il culto di S. Felice da Nola (fine sec. IV d.C.). Il primo pellegrinagqio cristiano della valle
41 Le prime chiese della diocesi di Sora
42 I benedettini volturnesi su tutta la sponda sinistra dell'Alto Melfa. I Saraceni
44 Le prima località e la prima azienda agricola storica di Settefrati, San Giorgio e la "Corte di S. Casto e S. Maria": loro esistenza in epoca saracena
46 L'economia "chiusa" della "curtis" settefratese
48 I toponimi di S. Giorgio, S. Casto e S. Maria. La prima chiesa di Settefrati: S. Giorgio
51 Il culto di tre Santi sorani nel Cominese: S. Giuliano (778), S. Casto (881 c.) e S. Restituta (1140)
53 Le prime donazioni a Montecassino in località San Giorgio (971)
61 Il culto di S. Giorgio. Sue connotazioni rurali
63 La leggenda del drago e il piccolo Alberico da Settefrati
Capitolo IV (sec. X). Il radioso mattino
67 L'incastellamento nel Cominese
70 I primi castelli del sec X: Schiavi, Sant'Urbano e Settefrati
72 Il castello di Settefrati: il primo accenno (983)
74 Finalmente il toponimo (990 c.)!
79 La località e la chiesa di S. Paolo
80 Rainaldo II, il primo conte dei Marsi che signoreggiò nel Cominese
81 L'origine del castello e del suo nome
83 Tre castelli del nord-ovest cominese di origine benedettina. I culti di S. Stefano e di S. Lorenzo
84 La chiesa dei Santi Sette Fratelli: mille anni di storia. Un simbolo!
88 La chiesa di S. Felicita apparirà nella seconda metà del sec. XVII
90 S. Felicita e i SS. Sette Fratelli. La loro venerazione nell'area cultuale della dea Mefite: a Rocca San Felice e a Settefrati
95 Toponomastica sacra nei secc. IX e X nel territorio di Settefrati
Capitolo V (sec. XI). Tra conti dei Marsi, benedettini cassinesi e i primi conti d'Aquino
99 I conti dei Marsi: origine della contea dei Marsi
102 Attività dei conti dei Marsi nel Sorano e nel Cominese
103 Settefrati eretto a gastaldato
105 Oderisio I e la sua famiglia
106 Funzioni del gastaldo di Settefrati
108 Un piccolo ospizio sulla Via Marsicana
109 La chiesa di S. Croce
110 I nomi dei primi cittadini settefratesi
112 Una località, crocivia del nord-ovest cominese
113 Il titolo della chiesa
116 Val Comino tra benedettini, conti dei Marsi e i primi conti d'Aquino
117 Papa Leone IX in Val Comino. La prima visita storica di un pontefice nella valle
118 Sorgono altri castelli
119 Tramonta la stella dei conti dei Marsi. Compaiono i conti d'Aquino
120 Ai confini di Settefrati sorge il culto di S. Gerardo confessore
121 Una nuova fonte storica
123 Il vescovo di Sora Roffredo e il culto di S. Gerardo (1090)
125 Nel sec. XI tutta Val Comino era sotto la giurisdizione dei vescovi di Sora
Capitolo VI (sec. XII). Sotto i signori d'Aquino. La "visione di Alberico"
129 Fra Alberico da Settefrati e la sua "Visione" dell'oltretomba: all'età di dieci anni
130 L'opera letteraria
131 Il racconto. Attraverso i tre regni dell'aldilà: negli abissi infernali
132 Nel Purgatorio
134 Nel regno dei beati
135 La figura di Pietro e termine della "Visione"
136 Quesiti e questioni poste dalla "Visione di Alberico": 1) Fu sogno o fenomeno soprannaturale?
138 2) Quale influsso ebbero le varie leggende medioevali dell'oltretomba sulla "Visione di Alberico"?
140 3) Quale potrebbe essere il nucleo originale della "Visione", che Alberico portò da Settefrati e che fu poi arricchito e perfezionato a Montecassino?
141 4) Conobbe Dante la "Visione di Alberico" e, se in senso affermativo, quale incidenza essa ebbe sulla "Divina Commedia"?
143 Furono uno o due gli Alberici da Settefrati? Fra Alberico iI "Visionario"
145 Fra Alberico, diacono, teologo, rètore cassinese, oriundo del Beneventano
149 Chiesa di S. Pietro e una statua dell'Apostolo
152 Piccola nobiltà di castello
153 La cella di S. Angelo
154 Settefrati sotto il barone Landolfo d'Aquino: i signori d'Aquino
157 Il Catalogo dei Baroni. La baronia di Alvito, Settefrati e Campoli
160 Val Comino nella seconda metà del sec. XII
Capitolo VII (sec. XIII). Tra i signori d'Aquino e i cavalieri provenzali
165 Innocenzo III ad Atina e a Sora: la contea papale di Sora
168 Tommaso D'Aquino, conte di Acerre, capitano e gran giustiziere della Puglia e della Terra di Lavoro: un personaggio alvitano di spicco. Braccio destro di Federico II
169 Al culmine della gloria
170 Il rapido declino
172 Fra Riccardo da Settefrati, monaco di Montecassino: vice decano dell'abbazia
174 Preposito di S. Magno di Fondi
176 Esisteva un altro "castello di Settefrati" in Abruzzo
178 La "Mala segnoria" degli Angioini
180 Settefrati tra vecchi e nuovi feudatari: i d'Aquino
184 I cavalieri provenziali, da Ugo di Critillon a Guglielmo Mallard, nella baronia di Alvito, Settefrati, Campoli e San Donato
188 Canneto: la svolta storica all'epoca del vescovo di Sora Pietro Gerra (1267-78): la chiesa di S. Maria di Canneto e una comunità di chierici
190 La nuova abbazia benedettina
192 La comunità monastica di Canneto e il popolo di Settefrati
Capitolo VIII (sec. XIV). All'apice della vita cittadina e religiosa
195 Predominio dei signori d'Aquino, nel nord-ovest di Val Comino
197 Una nobildonna di Settefrati, colpita da lebbra, risanata dal beato Donato della Marca Anconitana
198 Le fonti storiche
200 Il beato Donato
201 Un fiore della santità francescana anche nella nostra terra: fra Giacomo, che visse e morì ad Arpino
202 I conventi francescani di Vicalvi, Alvito, Arpino e Sora
203 Chiesa di S. Maria della Tribuna
206 Il grande patrimonio fondiario dell'abbazia di Canneto e la ripresa della vita monastica nella prepositura di S. Paolo all'inizio del sec. XIV
210 La chiesa di S. Maria delle Grazie apparirà nella seconda metà del sec. XVI. La confraternita del gonfalone (1579)
212 Val Comino nel 1320
218 I confini di Settefrati
218 Il Casale di S. Angelo. Sulla sovrastante cima detta "La Rocca", il probabile sito della "Rocca delle quattro nuore"
223 Ospedale dell'Ordine Gerosolimitano di S. Giovanni a S. Croce di Settefrati. Suo sviluppo nel tempo: un po' di storia dell'Ordine Ospedaliero
225 La precettoria di S. Croce: le ragioni dell'insediamento
228 Sua dipendenza dall'Ospedale di S. Giovanni di Capua
230 Il primo precettore di S. Croce: fra Nicola de Babucco (1378-80)
231 La "Commenda dei Cavalieri di Malta di S. Croce di Settefrati"
233 D. Giovanni Pinigno (?) da Settefrati nominato canonico della cattedrale di Sora, succedendo all'abate Manno, preposto di S. Maria di Atina
235 Chiesa di S. Silvestro
236 Il clero locale
238 Il capitolo
239 L'arciprete e i chierici
240 La chiesa di S. Stefano Protomartire: questione della sua origine
244 Successivi incrementi edilizi
246 I Cantelmo verso il predominio in Val Comino
252 I monaci di Canneto trasferiti a Settefrati. Uno scorcio di vita castellana
256 La cinta muraria e il fortilizio del "castrum"
Capitolo IX (sec. XV). Nel ducato di Alvito sotto il dominio dei Cantelmo
267 Settefrati nel ducato di Alvito
269 Ricompaiono tre chiese settefratesi
270 Piergiampaolo Cantelmo, per quasi mezzo secolo, protagonista della storia cominese: duca di Sora e di Alvito
272 Tra sconfitte e rivincite
273 Anti-aragonese fino all'ultimo
274 Il personaggio: "ben tetragono ai colpi di ventura"
275 Tramonto dei Cantelmo e dei d'Aquino
277 Gli abati commendatari di Canneto: dopo l'abbandono definitivo dei benedettini
278 Il regime commendatario
280 Concessione dell'indulgenza e restauro della chiesa
282 Il primo borgo di Settefrati, detto "Piazzella" (1530)
283 S'incrementa il pellegrinaggio
284 Le feste di agosto
286 Settefrati, testimone perenne del pellegrinaggio di Canneto: il tratturo sacro
287 L'alba dell'era moderna
Capitolo X. Conclusione
293 Sguardo retrospettivo
Appendice
305 Settefrati oggi
Fonti
313 I - Inedite
314 II - Edite
319 Bibliografia
Indici
329 I - Persone
341 II - Località, chiese, istituzioni e cose notevoli
356 III - Sigle degli archivi
357 IV - Referenze fotografiche e tecniche
358 V - Indice generale
Scritti dell'autore
365 (1948-1960)
365 (1961-1970)
367 (1971-1980)
369 (1981-1990)
371 (1991-1994)