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Commento dell'editore:
Nella presente pubblicazione viene esposta la vicenda del protagonista dell'arte senese della prima metà del Trecento e quella dei ''chompagni'' che operarono nella sua bottega. Simone Martini (1284 circa-1344), fu l'artista che operò un netto distacco dalle forme ancora bizantine che dominavano l'arte del suo maestro, Duccio di Buoninsegna. La sua opera assunse un'intonazione meno ieratica e più mondana, aderente alla cultura europea dei tempi, aggiornata ai risultati del gotico francese, in rapporto dialettico con le proposte di Giotto.
Sommario:
pag. 5 Simone Martini e "chompagni"
8 I rapporti con Duccio
14 Assisi e Giotto
20 I polittici e le pale d'altare
28 Guido Riccio da Fogliano
34 Intorno al 1330
40 L'attività di Avignone
46 I "chompagni"
48 Quadro cronologico
50 Bibliografia