Commento dell'editore:
Il piú arduo e oscuro poeta provenzale, famoso per le sue sestine, viene qui rivisitato da un importante poeta contemporaneo, che recupera il senso della metrica e delle rime e, allo stesso tempo, offre un'interpretazione filologica di un testo fondamentale della poesia occidentale.
Enorme è stata l'influenza dell'opera di Arnaut Daniel, voce di spicco della lirica provenzale, sulla poesia occidentale di tutti i tempi. L'eco del suo "dir strano e bello" si avverte al fondo di certe dissonanze comiche dantesche così come di certe armonie petrarchesche, e ha suggestionato personalità del Novecento letterario come Eliot e Pound. L'intero corpus arnaldiano pervenutoci, diciassette canzoni di ispirazione amorosa e un estroso sirventese di argomento erotico, è ora presentato in una nuova moderna e accessibile traduzione. Ne è autore Fernardo Bandini, che alle competenze del filologo ha sommato la propria esperienza di poeta, riuscendo a restituirci non solo la raffinatezza stilistica dell'originale, e la cantabilità del verso legata al suo nascere come poesia per musica, ma anche le qualità immaginifiche e gli snodi del significato. Completano il volume le note ai testi di Giosuè Lachin, che ha curato la riproduzione del testo a fronte qui prodotto.
Indice:
Sirventese e canzoni
Note ai testi di Giosuè Lachin.