BUONE CONDIZIONI
Commento dell'editore:
Piccolo dramma che – come ha scritto Croce – «sembra nato da un sorriso tanto è delicato, sottile, aereo», il Sogno è uno dei testi shakespeariani più frequentemente rappresentati. Il tema è l'amore, con le sue zone buie e le sue armonie conquistate faticosamente. Perfetta e poetica fusione tra il mondo fantastico delle allegorie rinascimentali e quello amoroso dei romanzi cavallereschi, il Sogno ha una struttura complessa – sono quattro gli intrecci che si dipanano nei suoi cinque atti – e una stupefacente ricchezza di significazioni e interne implicazioni. I movimenti e le passioni degli innamorati che vi agiscono si avviluppano in nodi assurdi e si dipanano d'incanto, disegnando gli arabeschi d'un "sogno" apparentemente insensato, in realtà governato dal capriccio d'Amore.
«Ho avuto una visione straordinaria. Ho fatto un sogno che nessun cervello umano riuscirebbe a spiegare. E c'è da far la figura del somaro soltanto a provarcisi. Mi pareva d'esser... nessuno può dire che cosa. Mi pareva d'essere... e mi pareva d'avere... ma soltanto un pazzo potrebbe tentar di dire quel che mi pareva d'avere. Occhio umano non potè mai udire, orecchio umano non potè mai vedere, mano umana non potè mai gustare, lingua umana mai concepire, e cuore umano mai narrare, un sogno come il mio.»