Commento dell'editore:
Il Medioevo è davvero, come tanti dicono, un'epoca buia?
"Sì, ma chi è stato a spegnere la luce?" domanda candidamente Luciano De Crescenzo. E quali figure riuscirono, in quel buio, a essere originali e affascinanti?
Santi o eretici, cristiani, ebrei o musulmani, i filosofi medioevali diventano le occasioni di uno scintillante discorso contro ogni forma di superstizione. Da Sant'Agostino a san Tommaso, da Abelardo a Guglielmo da Ockham, di tutti De Crescenzo racconta la vita privata e le intuizioni, gli atti di coraggio e di viltà, guidando il lettore tra barbari e streghe, monarchi spietati e disastrose crociate.
È uno sguardo panoramico su un intero millennio di storia, lontana sì, ma molto meno di quel che siamo abituati a pensare. Nel suo stile limpido e confidenziale, De Crescenzo sottolinea sorridendo non solo i contrasti ma anche le somiglianze tra il nostro tempo e quei secoli disastrosi, e insegna a riconoscere là le radici di problemi di oggi. Ma soprattutto ha il dono di rendere chiari e appassionanti anche aspetti tormentosi del pensiero medioevale, come il rapporto tra sessualità e fede, i misteri del Volto di Dio o la dottrina della predestinazione, spiegandoli con irresistibili aneddoti della sua storia personale.