Quarta di copertina:
La Lombardia assunse uno statuto politico preciso nel XII secolo, quando le sue città si schierarono contro Federico Barbarossa. Terra di città, di borghi e di fertili campi, nel Medioevo la Lombardia era soprattutto una regione di centri politici,ì autonomi, che non raggiunse mai una forte unità istituzionale centralizzata, tanto che già allora alcuni osservarono che se i Lombardi avessero avuto un re, questi nono avrebbe avuto uguali sulla terra. Pertanto da alcuni anni molti ricercatori indagano l’influsso che le istituzioni hanno avuto sulla storia politica e sociale della Lombardia. La crescita della popolazione, la conquista di nuove aree di cultura, la costruzione dei castelli, i rapporti fra la signoria territoriale e quella fondiaria nel mondo rurale sono qui tratteggiati, mettendo in luce la forza trainante che nel Medioevo ebbero le campagne, "luogo di incubazione di forze sociali e produttive, di ceti dirigenti nobiliari e di ceti artigianali di liberi".
Indice:
VII Introduzione
3 1. Il concetto geografico-politico di Lombardia nel Medioevo
21 2. Una premessa sulla demografia
21 2.1. L'aumento della popolazione nei secoli X e XI
26 2.2. Disboscamenti, crescita dei coltivi e dei centri urbani
28 2.3. Ampliamento delle mura e dei borghi esterni
33 2.4. La Milano di Bonvesin de la Riva e i grandi borghi del Milanese
36 2.5. I centri minori lombardi
38 2.6. Sintomi di crisi nel secondo Duecento
40 2.7. La "questione del sovrappopolamento"
42 2.8. Carestie, guerre, pestilenze
45 2.9. Lenta ripresa nel Quattrocento. Milano la città più popolosa d'Italia
47 3. Il problema dell'incastellamento (secoli X-XV)
77 4. Lo sviluppo delle signorie rurali e le trasformazioni del sistema feudale (secoli X-XV)
121 5. Le istituzioni ecclesiastiche di base sui territori lombardi tra tarda Antichità e basso Medioevo
156 Bibliografia
171 Indice dei nomi